L’ultimo album in studio del cantautore e produttore William Fitzsimmons “Mission Bell”, è una cantacronaca del suo tumultuoso 2017, soprattutto dovuto alla separazione dalla sua seconda moglie. Un’iniziale versione del disco è stata originariamente registrata nell’estate del 2017, in seguito abbandonata a causa delle situazioni personali. Nel 2018 William si è spostato a Nasvhille, TN, per iniziare a registrare il disco da zero.
Lavorando con il produttore Adam Landry (Deer Tick, Los Lobos, K.D. Lang, Vanessa Carlton), Fitzsimmons ha passato un mese a rimettere insieme i pezzi del disco perduto, grazie anche alla collaborazione di amici come Abby Gundersen e Rosie Thomas. Il risultato è un album di 11 brani che racconta la storia di un matrimonio lungo 10 anni distrutto e ricostruito da principio. Il processo e il risultato sono entrambi dolorosi e curativi, dove però emerge un forte rispetto per la complessità dell’essere umano, specialmente nei suoi momenti peggiori. Non è un esercizio di cantautorato basato sul binomio “bravo ragazzo, cattivo ragazzo”; è piuttosto un modo per cercare empatia, qualunque sia la natura dell’individuo in questione. “Mission Bell” include brani sul tradimento, ma anche di riconciliazione e perdono.
Sono storie di persone che fanno del loro meglio, ma che purtroppo spesso finiscono con il distruggersi l’un l’altro. I suoni sono crudi, reali e tangibili. Il suono familiare della chitarra Acustica, è qui accompagnato da generosi interventi di synth, chitarre elettriche, loop di batteria e violini.


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