Registrato nel gennaio del 1972 alla Shibuya Philharmonic Hall, Tokyo, da Susumu Satoh. Prodotto da Kiyoshi Itoh. Nel 1972 la band ha già sfornato il surreale esordio e quei suoni minimali, impalpabili, eterei. “I Sing The Body Electric” conferma l’ispirato estro originale del combo e, in questi cinque medley, ci piazza davanti la sua arte disinibita dal vivo. Gravatt alla batteria è un fulmine di guerra, Vitous è uno stantuffo inarrestabile, Dom Um Romao fa sfoggio di suoni tribali alle percussioni e Shorter, non trovo parole per descriverlo. Siamo ancora ai Weather in cui esiste una correlazione paritaria tra Zawinul e Wayne e, soprattutto, siamo ancora lontani dall’ingresso di Pastorious.
Ti ricordi cosa hai fatto la sera del 13 gennaio del 1972? Molti giapponesi amanti del jazz quella sera hanno raggiunto la grande Shibuya Public Hall di Tokyo per assistere al concerto dei mitici Weather Report, evento che è ormai considerato una vera pietra miliare della storia del jazz.
I tecnici della consociata giapponese della Columbia, la Sony, hanno sistemato con cura i loro microfoni e registratori ed hanno immortalato questo memorabile concerto dal vivo che viene oggi riproposto da casa Speakers Corner nel doppio vinile “Weather Report Live in Tokyo”. Due dei brani del disco erano già stati registrati a New York con lo stesso gruppo di musicisti per l’album “I Sing The Body Electric”, ma l’esperienza di ascoltare live questo eccellente ensemble è stata concessa solo ai privilegiati fan giapponesi.
Il programma del concerto consisteva in lunghi medley composti da Wayne Shorter e Joe Zawinul: i due artisti hanno scomposto dei loro pezzi, per poi ricomporli attraverso l’interazione di gruppo ritmico e solisti. Tra le opere più riconoscibili della scaletta ci sono sicuramente “Doctor Honoris Causa” e “Directions”. C’è un’immersione nei suoni ancestrali del sax dell’immenso Shorter, da un suono del piano che sembra appartenere a dimensioni altre, mentre il batterista, pur facendo largo uso di rullanti e piatti, non è per niente invadente e non va a coprire le sonorità proposte dal gruppo.
Per il loro straordinario lavoro, Shorter e Zawinul sono stati premiati dal pubblico con un applauso lungo ed intenso. Per i tanti ascoltatori che non hanno potuto assistere al concerto nipponico dal vivo, “Weather Report Live in Tokyo” è un doppio album davvero imperdibile, con una qualità sonora superba.


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