TRUPA TRUPA – ‘B flat A’ cover albumA pochi anni dal loro ipnotico album “Of The Sun”, il quartetto polacco Trupa Trupa è tornato con un’uscita stranamente accattivante, ma che mostra una rabbia più propulsiva. Ancora una volta sposando atmosfere post-rock, psichedeliche e da incubo, l’outfit offre una festa per coloro a cui piacciono i loro brani sul lato oscuro.

Durante i suoi trentotto minuti di esecuzione, l’ascoltatore viene ripetutamente trascinato attraverso sonorità inquietanti e vignette spaventose prima di essere soffocato da trame sognanti. È un contrasto che evita abilmente di sembrare stridente, aggiungendo piuttosto il senso di inquietudine che gocciola dai pori dell’album. I discorsi sull’equilibrio tra lavoro e vita privata, i militari e la vergogna non fanno che aumentare l’elemento di rovina kafkiana che permea. In breve, non lo indosserai durante la tua prossima cena come sottofondo.

Con la band di Danzica desiderosa di confrontarsi con gli impulsi più oscuri dell’umanità, il loro materiale non è spesso per i deboli di cuore. Per coloro a cui piace la loro musica abbastanza densa da poter fare una passeggiata, tuttavia, questa è una delizia inquietante che premia gli ascolti ripetuti. I toni del brutto momento sono resi duri e pesanti dall’inizio, l’apertura “Moving” vanta un ritmo frenetico che sembra un esaurimento. Il seguente “Kwietnik” combina i due modi della band con grande effetto, i suoi ritmi sbiaditi suonano come un battito cardiaco prima che i quattro elementi esplodano in un ritornello meccanico con chitarre metalliche.

Un senso di paranoia e di minacciosa disintegrazione è evidente in tutti gli undici brani. “Lit” racchiude questo meglio di tutti. Caratterizzato da un’aura tranquilla dei Pink Floyd, il brano rallenta letteralmente e crolla sotto il suo stesso peso prima di raggiungere il segno dei tre minuti. Ciò che salva il disco dall’ombelico totale è il suo senso di concentrazione e di spinta. “Far Away” vanta una linea di basso killer che non sarebbe stata male in un primo disco dei Muse, mentre “Sick” evoca immagini dei preferiti della band, i Sonic Youth, nella loro forma più inquietante. Anche quando il quartetto è più abrasivo, non manca mai di consegnare i prodotti attraverso una produzione intrigante.

Con molti gruppi che attualmente riflettono questi nostri strani giorni attraverso arguti giochi di parole e osservazioni a braccio, Trupa Trupa in realtà ‘suona’ come il nostro trauma collettivo. A volte nostalgici, belli e terrificanti, questi ragazzi infilano coraggiosamente le loro ‘zampe’ nel cuore oscuro del 21° secolo e tornano con una colonna sonora. Con “B Flat A”, il gruppo ha fatto un altro passo verso la solidificazione del proprio suono distintivo. Un matrimonio nero di catrame di poesia, politica e ritmo potente. Con ogni versione che cresce in confidenza, non vediamo l’ora di vedere cosa ci daranno dopo!!!


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