TOO SLIM AND THE TAILDRAGGERS: “The Remedy” cover albumBlues rocker sanguigno e grande chitarrista, dopo i fasti di “High Desert Heat” (forte di una nomination ai Blues Music Awards del 2019) Tim Langford alias Too Slim torna alla guida dei suoi Taildraggers (il bassista e cantante Zach Kasik e il batterista Jeffrey ‘Shakey’ Fowlkes) in un album registrato presso lo studio, Wild Feather Recording, che lo stesso Kasik possiede a Nashville.

In scaletta dieci composizioni originali e una cover del classico di Elmore James “Sunnyland Train”, servite su un piatto fumante in cui la chitarra del leader la fa da padrone ma in cui Too Slim si cimenta anche tra slide e banjo lasciando spazio a eccellenti armonie vocali e alle armoniche degli ospiti Jason Ricci, Richard ‘Rosy’ Rosenblatt e Sheldon Ziro. Il blues rock di “Devil’s Hostage”, la tenebrosa “Sure Shot” e la succitata “Sunnyland Train” sono forse le portate principali del menù ma non c’è solo blues in “The Remedy”: il rock and roll divertente e in stile Chuck Berry dell’iniziale “Last Chance”, il boogie trascinante di “Keep The Party Rolling” e il ritmo funky di “Platinum Junkie” (cantata da Kasik) dimostrano che il trio ha molte altre frecce al suo arco e che Langford è un chitarrista interessato più all’espressione che al virtuosismo, capace di evocare Billy Gibbons degli ZZ Top come i grandi maestri delle dodici battute.

Too Slim e The Taildraggers di Nashville aprono il disco con “Last Chance”, una melodia boogie rock and roll che è facilmente la canzone kiss-off più ottimista e divertente che abbia mai sentito da parecchio tempo a questa parte. Con la voce da barista, Langford canta dell’ultima possibilità per qualcuno che lo ha spinto troppo oltre. Con accenni di Chuck Berry nell’assolo di chitarra, TSTT da inizia alla festa. “Devil’s Hostage” è una traccia blues-rock killer con un enorme groove. La voce grintosa di Langford alimenta la traccia sulla vendita della propria anima al diavolo. Tim deve iscriversi alla scuola di assolo di chitarra ‘Billy Gibbons’ – non si tratta di stipare mille note in pochi secondi sul tastiera – si tratta di sensazione, chitarra melodica e tono che molti si venderebbero l’anima per riuscire ad ottenere tale risultato. Affermare che la chitarra che suona qui sia ispirata è un eufemismo. Ed è una canzone eccezionale.

Con l’ospite Sheldon Ziro all’armonica, “Keep the Party Rolling” è una melodia ad alta energia che evoca immagini di Too Slim and The Taildraggers che si esibiscono dal vivo sul palco, infondendo alla folla un vigoroso allenamento boogie rock n’ roll, con qualche scintillante ‘Harp’ che ci dà dentro e un vertiginoso assolo di chitarra di Langford. C’è una magistrale chitarra slide che suona, interessanti melodie delle radici e più brani per farti immaginare una folla scatenata durante le esibizioni ‘live’. Il tono è pesante, duro ma luminoso, come sempre è con i nostri. Non riesco a pensare a nessuna band con il loro suono al giorno d’oggi che sappia essere altrettanto significativa.

Nell’arsenale della scrittura del gruppo non manca l’oscurità come caratteristica. “Sure Shot” è un numero blues-roots con un’atmosfera lunatica. Si apre con un banjo creando atmosfere sospese ed inquietanti. I testi sono angoscianti con riferimenti al diavolo che ruba l’anima. Una storia completa sulla tentazione e la disperazione, e la conoscenza che permetterà di raggiungere la salvezza prima che sopraggiunga la fine.

Niente da aggiungere se non che i TSTT siano una delle migliori formazioni in ambito rock-blues!!!


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