THUMBSCREW – ‘Multicolored Midnight’ cover albumDal tema di apertura del basso e della batteria di Michael Formanek e Tomas Fujiwara, è chiaro che Thumbscrew ha ottenuto un suono caratteristico, che è stato raggiunto nel corso di sei album precedenti e continua ad essere definito qui.

E questo anche prima che una delle chitarriste più distintive di una generazione, Mary Halvorson, si unisca torcendo le corde durante i suoi momenti strumentali. Mentre a volte sembra che l’angolosità di Halvorson attragga Formanek e Fujiwara, in realtà il trio, nel suo insieme, è a cavallo tra il jazz tradizionale e l’improvvisazione esterna.

Composto da undici tracce tra quattro e nove minuti ciascuna, il rilascio mostra solo una manciata di lunghe escursioni. In linea con le loro versioni precedenti, Thumbscrew mette in mostra ogni singolo brano e poi va avanti.

La formula qui, se ce n’è una, si concentra su strutture sciolte che danno a Mary la licenza di esplorare la propria tastiera con bending, slides e speed picking tra passaggi più melodici. Il suo modo di suonare sembra che comporti di muoversi al rovescio, usando l’intera chitarra per generare rumori musicali piuttosto che semplicemente colpire le note.

Semmai, “Multicolored Midnight” è una versione più intensa del trio di quanto abbiamo sentito prima. Brani come “Survival Fetish” flirtano con l’orlo del caos, mentre Formanek prende il comando delle vibrazioni di Tomas in “Shit Changes”.

Michael continua a manipolare il proprio basso con l’elettronica e i loop su “Fidgety”. Ma, in poche parole, il disco è un’amplificazione di tutte le cose Thumbscrew: più affollato, più denso, più complesso e con una generosa dose di fluidità di genere.

In altre parole, se ti piacciono gli sforzi passati dei nostri, non sederti su questo!!!


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