THE TWILITE TONE: “The Clearing” cover albumIl debutto per Stone Throw del musicista e producer di Chicago Anthony Khan, collaboratore di Gorillaz e Kanye West! Un mix tra house, electronic funk, e instrumental hip-hop, per fans di Kaytranada, Thundercat, J Dilla, Karriem Riggings, Flying Lotus, Theo Parrish, DaM-Funk, Steve Spacek, Cold Cut. Tone è cresciuto in una famiglia di musicisti: i suoi genitori condividevano la passione per la danza e suo zio è il leggendario bassista Hassan Khan. Ma, spiega, è stata ‘l’evoluzione della scena musicale dance di Chicago, così come i mutamenti dell’hip-hop underground qui, che mi ha spinto a cercare, trovare e infine creare i ritmi perfetti, le rime, lo stile e la vita sono autenticamente vere’, dice. Sebbene Chicago sia ‘spesso segregata geograficamente e mentalmente, trova ancora un modo per essere armoniosa, rendendola un posto speciale in cui stare’.

“The Clearing” è un set di beathead jam essenziali usciti direttamente da Chicago da The Twilite Tone e giustamente pubblicati su Stones Throw. Otteniamo la qualità del suono hip-hop underground degli anni ’90 perché il mezzo di produzione principale è l’Akai MPC, ma allo stesso tempo Khan mantiene le cose fresche e fa suo l’MPC, ritagliando tracce emozionanti e avvincenti nel processo. La vertiginosa creatività in mostra ricorda Mo ‘Waxers The Psychonauts e DJ Shadow, con una sana dose di J Dilla’s Donuts nel mix. Le tracce di Tone si trovano da qualche parte tra i lunghi tagli di Shadow e gli schizzi sonori di Dilla, condividendo la profonda costruzione del mondo hip-hop di entrambi.

“Introduction//Journey Into Sound” sostituisce Rod Serling con un invito da diva disco-soul in questa storia musicale trans-genere e porta con sé un HAL 9000 meno teso. Seguono i ritmi nitidi e le epiche in miniatura di David Axelrod di “The Lite”, che ricordano il primo DJ Shadow nel suo momento più incisivo. “It’s You// Issues” rilascia bombe soul e i risultati sono incredibilmente brillanti. “Do It Properly” si apre con un discorso sui diritti civili prima di lanciarsi in sintetizzatori soffocati e groove p-funk contorti.

Nel frattempo, “The Sound” diventa davvero pesante come se Dr. Dre si facesse avanti con un allenamento di bip e bassi. Il neo-soul incontra la doppietta hip-hop “Baby Steps” e “I Still Need Love”, che sono, rispettivamente, glitch-up e block party pronti. Mentre “All’s Fair”, con i suoi suoni synth anni ’80 e il basso elastico, è un’anima fantascientifica fuori posto proveniente da un futuro da breakdance.

Anthony celebra il ricco passato della musica dance di Chicago con una trilogia finale di brani.

C’è la quasi-house scomposta di “Honorable Mention”, la discoteca subacquea di “Golden Silence” e il clubber in quattro quarti “Taxi Cab Confessions”.

Tali scivoloni fra i generi sono navigati magnificamente e “The Clearing” mantiene il suo cuore strumentale hip-hop per tutto il tempo unendo i punti musicali. Le esplorazioni dell’MPC con gli occhi spalancati di Twilite Tone sono una gioia che pulisce la tavolozza, da provare, più e più volte!!!


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