The Necks giunti ormai in piena forma nel loro ventesimo anno di attività, dimostrano di continuare a viaggiare lontani dal minimo segno di stanchezza o routine e continuano ad esprimere idee sempre nuove in uno spirito creativo di base assolutamente originale.
La loro capacità di concentrazione, rilassatezza, virtuosismo mai fine a sé stesso li impongono come una delle formazioni più importanti nell’ambito di una musica di ricerca, ma di non difficile ascolto.
C’è una novità tra le pieghe del suono, ovverosia l’introduzione della chitarra, che per il resto si pone sulle medesime coordinate stilistiche sempre di alto livello.
La presenza della sei corde dona al loro minimal-jazz degli aromi e profumi psichedelici. La prima parte del lavoro si dipana fragile e romantico con una ritmica che definirei onirica, mentre la seconda fase del disco acquista un andamento rock ed una ritmica motorik che richiama la miglior essenza del kraut cosmico. La terza parte ritorna a quel lento dipanarsi di note che ci porta alla conclusione come fosse la fine della giornata e tutto si quieta.
Ennesimo tassello prezioso per la band australiana dentro cui perdersi!!!


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