SUN RA ARKESTRA – ‘Living Sky’ cover albumSun Ra e la sua Myth Science Arkestra pubblicarono “Cosmic Tones for Mental Therapy” nel 1967 per promuovere la guarigione. Il nome della band era temporaneo, in seguito divenne Sun Ra e  la Astro Infinity Arkestra e successivamente Sun Ra e la sua Cosmo Discipline Arkestra tra molti altri. Ma il concetto di musica come risorsa funzionale e utilitaristica non era particolarmente diffuso all’epoca. I suoni progettati per lenire sono finora onnipresenti e la musica stessa è simile al tocco nella sua fruibilità.

Solo Marshall Allen è ancora in giro da quelle sessioni in cui suonava sax alto e ‘tamburi spaziali astronomici’, anche se cinquantacinque anni dopo, il mondo avrebbe certamente bisogno di un po’ più di guarigione. Per volere di Ahmet Ulug di Omni Sound, che è uscito dalla pensione per fondare l’etichetta New York/Istanbul di cui “Living Sky” è l’uscita inaugurale, Allen e altri diciotto musicisti, tra cui suonatori di archi sono andati in uno studio a Filadelfia lo scorso giugno per registrare un disco dai toni cosmici sulla scia della pandemia di Covid-19. È la seconda uscita dell’Arkestra senza il loro leader titolare, che si è trasferito su Saturno ventinove anni fa, e come “Swirling” del 2020, questo rende giustizia alla sua straordinaria eredità ed è una bella aggiunta ad una discografia incredibilmente vasta.

Laddove “Swirling” ha fatto passi avanti con un occhio al passato, “Living Sky” è meno apertamente all’avanguardia rispetto al suo predecessore, e se lo spirito e il concetto si rifanno al suddetto disco del 1967, allora la musica qui è più radicata nella big band degli anni ’50 versione di Sun Ra, specialmente su brani come “Firefly”. Detto questo, l’intero suono è anche indubbiamente arricchito da pennellate selvagge di fantasia astrale dappertutto.

La tanto amata “Somebody Else’s Idea”, registrata per la prima volta con June Tyson nel 1955, si esaurisce qui, così come la jam di Ra “Chopin”. Altrove c’è una cover stordita di “When You Wish Upon A Star”, e la title track “Day Of The Living Sky” galleggia su un letto cosmico di strumenti di cetra pizzicati. Anche se forse il momento clou è “Marshall’s Groove”, che si estende sonicamente su un contrabbasso ambulante e disinvolto con accompagnamento di percussioni, almeno fino a quando l’indomito Allen, che si spera festeggi il suo novantanovesimo giorno di esistenza il prossimo maggio, porta il tutto su una tacca mentre altri suonatori di ottoni si accumulano.

Il fatto che la musica di Sun Ra perseveri anche oltre la vita del suo fondatore potrebbe sollevare un pomo della discordia con alcuni, ma l’Arkestra non è come le altre band. Come uno dei principali fondatori dell’afrofuturismo, Herman ‘Sonny’ Blount ha portato al mondo molto di più di un semplice gruppo. L’Arkestra è un movimento proto-Black Power e una filosofia in sé che trascende la mera morte e, se Ra vuole, sopravviverà a tutti noi. Nel frattempo, “Living Sky” porta balsamo al mondo anche dopo l’abbassamento del sole!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *