Uno dei più famosi fotografi di jazz di tutti i tempi, Francis Wolff (1907-1971) è stato anche produttore discografico, uno dei protagonisti del successo della casa discografica Blue Note. Nato a Berlino, divenne presto un appassionato di jazz, nonostante il divieto governativo di suonare quel tipo di musica dopo il 1933. Perseguitato in quanto ebreo, nel 1939 lasciò Berlino, dove aveva già iniziato a lavorare come fotografo, e si stabilì in New York. Lì iniziò a lavorare con il suo amico d’infanzia Alfred Lion che aveva fondato la Blue Note Records con Max Margulis. Quest’ultimo abbandonò presto qualsiasi coinvolgimento nell’azienda e Wolff si unì a Lion nella gestione dell’etichetta.
Wolff ha scattato migliaia di foto durante le sessioni di registrazione e le prove. Il suo stile fotografico sarebbe per sempre stato associato alla Blue Note e al jazz in generale.
Il leggendario album di Sonny Rollins, “A Night at the Village Vanguard”, ha segnato il secondo album del sassofonista in un trio senza pianoforte (dopo il celebre “Way Out West”).
Situato sulla 7th Avenue, nel Greenwich Village di New York City, il Village Vanguard è stato uno dei club jazz più importanti fin dagli anni Quaranta.
Tra il 1957 e il 2001 vi sono state realizzate novantanove registrazioni dal vivo, che hanno raccontato tutta la storia del jazz.
Questa di Rollins è stata la prima registrazione dal vivo mai realizzata al club. Due concerti sono stati registrati dal sassofonista al Vanguard, il primo (nel pomeriggio) accompagnato da Donald Bailey al contrabbasso e Pete LaRoca alla batteria, mentre il secondo (la sera), ha visto Wilbur Ware al contrabbasso ed Elvin Jones alla batteria.
Una versione di “A Night in Tunisia” che vede Rollins affiancato dal Modern Jazz Quartet è stata aggiunta come bonus.
Quelle serate al Village Vanguard furono speciali, non mancate la possibilità di ascoltare uno dei più grandi jazzisti mai apparsi e in particolar modo prestate attenzione alla magia che si crea sul palco. In quel momento il tratto distintivo del suono di Rollins era nel suo vertice e l’album in questione richiede spazio in ogni discografia che si rispetti!!!


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