E’ difficile da credere, ma “No Comment” – che rivede la luce su cd dopo alcuni anni di oblio – è solo il quinto album della discografia di Augusto Pirodda e questo perché probabilmente all’eccellente pianista sardo non interessa tanto la quantità, quanto la qualità delle sue pubblicazioni.
Per questo suo progetto, “No Comment”, nell’aprile del 2009 Pirodda è andato a Brooklyn, New York, nei System Two Studios a registrare con il contrabbassista jazz americano Gary Peacock ed il batterista di origini armene Paul Motian (1931-2011).
L’album si apre con il pezzo firmato da Peacock “It Begins Like This…” il cui titolo sembra alludere al fatto piuttosto insolito che il lavoro è stato registrato in studio ancora mentre era in atto il soundcheck.
Quello che colpisce è l’improvvisazione del trio: non c’è esitazione, nessuna negoziazione delle gerarchie e ancora meno banalità. Appena inizia la musica, i tre musicisti si uniscono e formano il trio.
Non si tratta di un processo spettacolare, situazioni come queste si svolgono ogni giorno negli studi di registrazione di tutto il mondo. Tuttavia la sintonia tra Pirodda, (pianoforte), Peacock (contrabbasso) e Motian (batteria) è davvero eccezionale.
Di fronte a tanta eccellenza musicale è forse meglio tacere ed ascoltare “No Comment”.


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