Lo scozzese John Lynch è stato per anni impegnato a guidare l’etichetta Fence Records assieme a King Creosote, proseguendo poi in solitudine con la Lost Map. Il nostro ha un passato di attore comico ed un presente di abitante presso l’isola di Eigg, per cui il tempo da dedicare alla sua creatura musicale i Pictish Trail è veramente ridotto ai minimi termini.
Ora ha pensato di legarsi alla Fire Records per la distribuzione dei suoi dischi. L’album in questione è una ristampa di un titolo uscito nel 2016 in quantità spartane e segna un deciso passo in avanti ed una maggior messa a fuoco della materia musicale rispetto all’esordio “Secret soundz vol. 1& 2”.
Si tratta di semplici quadretti di pop acustico a cui John aggiunge in sede di arrangiamenti elettronica nelle sue varie declinazioni e campionamenti. Una voce consistente, lirica, che si staglia sopra beats e campionamenti, rivelando un gusto pop etereo e surreale.
Si passa dall’hip-hop di “Far gone” alla psichedelia in chiaroscuro di “Lionhead”. Ci sono momenti in cui si è avvolti da bassi irresistibili come in “Dead connection” per poi addentrarsi in brani dal retrogusto pop di “Easy with either”.
Per gli amanti di King Creosote e Beta Band quasi una benedizione.
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