Di Nils Frahm vi ho appena parlato nell’articolo sulla Erased Tapes di un paio di settimane fa.
Giunge sul tavolo il nuovo album del giovane compositore, il primo registrato all’interno del proprio studio di registrazione.
Nils ha realizzato il suo sogno ed è entrato in possesso del Saal 3 Studios nella storica East German Funkhouse. Vi ha trascorso parecchio tempo cercando di adattare lo studio in base alle sue esigenze.
Ha dapprima demolito uno spazio per poi ricostruirlo, si è occupato dal cablaggio all’elettricità e persino dei  lavori manuali e poi ha inserito un magnifico organo a canne e un desk per il missaggio. Ora in questo luogo di sogno può costruire la musica come la ha sempre pensata.
Ogni suo album precedente aveva una storia che lo accompagnava, in questo disco si è potuto concentrare unicamente sulla composizione e sulla melodia.
Il disco può essere considerato una suite e le tastiere la fanno da padrone. Si alternano musica elettronica, neoclassica, musica jazz e brani per piano solo. Le armonie, alquanto complesse, sono supportate da timpani, marimbe, gong. L’idea è quella di costruire un mondo magico dentro cui immergersi.
Ci sono momenti in cui i synth vengono contrappuntati da voci corali femminili in modo da creare un’atmosfera malinconica.
Un lavoro che rappresenta l’esempio di ciò che si intende per suono Erased Tapes.

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