I Morcheeba ritornano con il loro primo nuovo album in studio dopo 5 anni. Fra i progetti più importanti in ambito di trip‐hop britannico, hanno pubblicato in carriera 8 album vendendo circa 10 milioni di copie. “Blaze Away” è un lavoro pieno di positività. Il disco segna sia un nuovo inizio per quel che riguarda l’approccio al lavoro, ma anche un ritorno alla micidiale miscela pop degli esordi.
Per le 10 canzoni che compongo il disco non c’erano schemi o limiti auto‐imposti sullo stile da seguire.
Abbiamo riportato moltissime influenze dei primi pezzi dei Morcheeba – dal blues degli anni ’50, al rock psychedelico dei ’60, al dub reggae dei ’70 fino all’elettronica degli ’80 o all’hip hop degli anni ’90.
Qualsiasi cosa suonasse bene, noi la seguivamo,” ha detto il produttore Ross Godfrey. Di fianco a un brano come ‘Never Undo’ – sublime traccia popelettronica, in cui la voce calda e carismatica di Skye Edwards si amalgama subito con le trame di Godfrey – l’album si snoda anche grazie anche ad alcune importanti collaborazioni. Roots Manuva è ospite della title‐track ‘Blaze Away’. Il cantautore e musicista francesce, Benjamin Biolay, duetta con Skye nella sensuale ‘Paris Sur Mer’, fantasioso flusso di coscienza su Parigi. ‘Summertime’, disinvolto pezzo pop arricchito da richiami psych, è impreziosito dalla scrittura di Kurt Wagner dei Lambchop. La sezione di ottoni degli Zion Train è ospite ancora una volta – c’erano anche in “Big Calm” – nell’ottima ‘Love Dub’.


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