Gruppo danese nominato dalla British Blues Organisation miglior band europea, i Mojo Makers hanno alle spalle due album che hanno entrambi concorso al Danish Music Award.
La formazione ha iniziato a suonare regolarmente in un piccolo club nel centro di Copenhagen chiamato Mojo Blues Bar, dove il fondatore della band, il chitarrista, cantante e cantautore Kasper Osman proponeva al pubblico i nuovi pezzi del suo gruppo per osservare che effetto facevano alla gente: se non c’era reazione da parte degli ascoltatori, la canzone non sarebbe stata messa nella lista del set per la serata successiva.
Il blues è sempre stato il nucleo del dna dei Mojo Makers ed in ogni suo nuovo disco il gruppo esplora inedite sfaccettature del genere. Kasper Osman dice: «Ho il più profondo rispetto per i vecchi maestri del blues e per la gente che al giorno d’oggi segue la vecchia tradizione, ma io non posso farlo. Devo sfidare il genere e così facendo sento di poter aggiungere qualcosa di me stesso alla musica».
Nel suo terzo ed ultimissimo album “Songs of the Sirens”, la formazione utilizza il blues come un trampolino di lancio e lo mescola con musica roots, rock e soul. I Mojo Makers sfidano la musica con il loro approccio senza compromessi, ma si misurano anche con il pubblico che deve ascoltare il disco un sacco di volte per catturarne tutti i dettagli.
Anche se danesi, i Mojo Makers sono riusciti in qualche modo ad estrarre gli elementi di base della musica americana e l’hanno rielaborata in maniera del tutto personale.
Immergendosi in “Songs of the Sirens” si capisce perché alcuni critici hanno definito il chitarrista bandleader Kasper Osman, il chitarrista Kristian Hoffmann, il bassista Kristian Bast ed il batterista Morten Haesum, la nuova generazione nordica del blues.
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