Ero rimasto affascinato dal disco precedente del 2016 del neozelandese Marlon Williams. Si trattava di country, ma suonato con il cuore in mano.
Nel suo passato erano presenti momenti indie con le celebrità locali Unfaithful Ways e in duo con Delaney Davidson con il quale si dedicava a country e bluegrass e alla tradizione in generale.
Il nuovo album si distacca leggermente da quanto proposto fino ad oggi. Al country si affiancano composizioni per piano, musica cinematica, ballate strappalacrime e rock. Il disco è stato registrato tra Lyttleton NZ e la California e tra le composizioni possiamo scorgere momenti di Roy Orbison, Elvis e Leonard Cohen con la produzione di Ennio Morricone.
C’è stata una maturazione complessiva sia in termini di scrittura che di contaminazioni esterne, il momento intimista del lavoro precedente è superato.
“Nobody Gets what They Want” è cantata in coppia con Aldous Harding che, grazie alla sua vocalità algida e sospesa, riesce a fondersi alla perfezione con quella di Marlon.
Un’opera da centellinare per gustarsi dalla prima all’ultima nota ed essere uno di quei “Only the Lonely” a cui Williams sembra rivolgersi nei suoi brani.

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