Ci fu un momento, negli anni ottanta, in cui fu tutto un fiorire, in Italia, di formazioni in grado di sviluppare un suono legato al movimento neopsichedelico che aveva attecchito qualche anno prima negli Stati Uniti. Diverse furono le gemme che uscirono in quel magico periodo. Tra le tante, notevole fu un demo-tape che   circolò quasi in sordina su quella scena che stava colorando le notti di quella generazione.
Si trattava di “This song will never touch you” di Marcello Ventura, singolare musicista che fu tra i fondatori dei pisani Byrdmen of Alkatraz. Non uscì mai un album ufficiale da quel demo, ma, grazie alla recensione di Claudio Sorge, l’etichetta torinese Onde italiane ha dato alle stampe questa perla in una edizione in vinile blu a tiratura limitata di trecento copie. Si tratta di pezzi psichedelici dai toni tenui in forma elettro-acustica che furono composti e registrati tra dicembre 1986 e maggio 1988.
La lunga “Nothing More Than Blue-White Flames Of The Kitchen Gaz”, che dà il titolo al disco, è una ballata che richiama alla mente un personaggio quale Roky Erickson e che si muove tra una certa sofficità mescolata ad un mood inquietante. Tutto il disco è capace di offrirci momenti altamente ispirati e capaci di evocare il miglior suono lisergico. Brani come “This song will never touch you” e “It’s true” ci guidano sapienti tra oniriche delicatezze. Qualcosa ci porta alla contemporanea scena britannica C-86 con quegli umori stranianti e i colori pastello (“Riding high”).
Il consiglio di non lasciarvi sfuggire questa meraviglia, potrebbe non esserci una seconda occasione!!!


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