LATE NIGHT FINAL: “A Wonderful Hope” cover albumLate Night Final è il nuovo side project di J. Willgoose dei Public Service Broadcasting. J a causa della pandemia si è ritrovato bloccato e con le registrazioni del nuovo album del suo gruppo rimandate a data da destinarsi, con l’ausilio di vecchi synths e sequencers ha iniziato a creare e registrare questi nuovi brani, inizialmente nati come un esperimento di ambient music, che si sono ben presto evoluti in un qualche cosa che sta tra Vangelis, Tangerine Dream e i KLF del seminale album “Chill Out”.

Il nostro ci elargisce, a sorpresa, questo nuovo progetto collaterale e uscita, “A Wonderful Hope”, dato alle stampe come Late Night Final, via Pias. Apparentemente breve, quattro tracce in totale, questo disco ha una lunghezza di oltre 45 minuti, ed è tornato indietro con un scintillante dream-synth.

Siamo tutti a conoscenza del Public Service Broadcasting e dei synth eterei e dei sorprendenti ‘glitches’ che compongono il loro suono, è giusto dire che i fan del PSB saranno sufficientemente felici con questo album, in quanto ipnotizza tanto quanto l’artista principale. Con il lockdown, Willgoose non fu in grado di lavorare, come previsto, al successivo album del PSB e aveva il desiderio di connettersi con altri umani attraverso la musica. Ed ecco materializzarsi questo nuovo progetto. Confinato nella casa del sud-est di Londra che condivide con sua moglie e sua figlia, si trovò ‘a scorrere attraverso armadi per ritrovare vecchi sintetizzatori polverosi che non toccavo da quindici anni e un pasticcio di pedali e cavi. Non sapevo davvero cosa stessi facendo quando ho iniziato, sapevo solo che dovevo fare qualcosa di creativo e attivo per sentirmi come se avessi un certo senso di controllo’. Non c’è da sorprendersi troppo se si avverte il suono di un sonaglio o di altri oggetti legati alle abitazioni, che sono diventati strumenti sorprendenti durante la realizzazione di questo lavoro.

L’opener, “Thank You”, è stato influenzato dall’acquisto di un pedale, ripetitivo, ipnotico e ambientale. Una meraviglia di un singolo in un periodo dell’anno, dove stiamo lottando per la positività e il calore. Potrebbe benissimo fare riferimento ai Tangerine Dream, e questo è nel chiacchiericcio del synth; ma pensa anche alla bellezza incontaminata dei Global Communication, di “Days Of Mars” di Delia Gonzalez e Gavin Russom. All’incirca allo scadere dei dieci minuti, il ​​brano fa proprio quella cosa dei Public Service Broadcasting di cambiare completamente marcia, gonfiandosi, inesorabilmente, inarrestabilmente, mentre altri strati di armonia e drone volano nella formazione.

La title track, “A Wonderful Hope”, continua con questi sentimenti nel disco, nonostante la discordia iniziale e la familiare voce PSB, e poi accelera il tempo e intensifica il synth. Ciò che risuona, tuttavia, è questa visione ottimistica che usciremo dalla crisi covid con una nuova narrazione, dove vedremo le cose migliorare. Inizia con un misterioso ed evocativo tremolio microtonale, guadagna profondità acquatiche di armonia. La propulsione diminuisce rapidamente, lasciandoti cadere dolcemente attraverso uno spazio in technicolor, muscolosi gnarls di sintetizzatore vibrante che suona mentre la traccia si sviluppa in questa cosa bruciante e grandiosa.

La terza traccia, “The Human Touch”, vede l’artista ambisonico di Cardiff, Teddy Hunter, collaborare, in cui due distinte sfere estetiche sembrano combinarsi: trame più glitch, posizionate alla perfezione sonora per ampliare e approfondire il mix, chiacchierare al di sopra del liquido più distante della purezza ambientale che gradualmente si avvicina. È un fulcro profondo, la traccia a cui puoi arrivare solo dopo i livelli precedenti di iniziazione sonora.

La chiusura passa sulle tastiere principali di “Slow Release”, aggiungendo un elemento spogliato e più delicato a questo straordinario disco. Spero davvero che usciremo da questa pandemia nel modo che Willgoose descrive attraverso questo album!!!


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