KRUDER & DORFMEISTER: “1995” cover albumKruder & Dorfmeister sono Peter Kruder e Richard Dormeister, il duo austriaco noto per i loro remix trip hop/downtempo di canzoni pop, hip hop e drum’n’bass. Attivissimi fino all’inizio degli anni 2000 i due si sono poi separati per tornare a ‘suonare’ insieme in anni recenti, ma senza pubblicare niente di nuovo.

Grazie alle esibizioni al The Big Chill, al festival di Berlino e ad altri grandi festival, il K&D session live show ha ottenuto un successo enorme da cui è nato un necessario tour mondiale. La verità era che un album fu terminato nella primavera del ’95 e che tutto era stato registrato su DAT e poi messo in un cassetto. K&D ne stamparono 10 copie, di queste, 4 furono passate a qualche personaggio del settore. Le porte della stanza si sono aperte, una nube di fumo enorme è uscita, K&D se ne sono andati di corsa e gli anni sono passati. Le giornate si sono riempite di remix, di tour e di vita. I nastri sono stati dimenticati.

Poi, all’inizio del 2020, lo spostamento casuale di una scatola in una stanza nel retro dello studio, ha riportato alla luce i DAT e la loro proprietà di trasporto nel tempo. K&D ci hanno rimesso mano e, sentendosi a loro agio, sono tornati in quella stanza e nella sua meravigliosa nebbia del 1995. La musica è stata trasferita dai DAT e K&D hanno ricostruito accuratamente ogni molecola che componeva i nastri originali, così come i coni dei bassi delle sale sono ancora una volta rivolti verso il cosmo. K&D sono felici e orgogliosi di liberare ciò che pensavano fossero momenti perduti.

Ora, finalmente, possiamo ascoltare un intero album in cui il duo mostra le proprie capacità non solo come produttori ma come compositori, precedentemente ascoltati solo su due EP e su alcune tracce individuali sparse tra le uscite di cui sopra e alcune compilation. Sono felice di annunciare che suona, beh, esattamente come un ottimo album di Kruder & Dorfmeister fatto nel 1995. È del suo tempo, certo, ma è invecchiato bene. Come tutta la migliore musica dance ambient di quell’epoca inebriante, la tecnologia non l’ha stancata.

In molti modi, “1995” si espande naturalmente su “G-Stoned” di due anni prima: un sacco di sapori carichi di funk e jazz costruiti su una base di break hip hop e tecniche di produzione dub trippy, conditi con echi di spacerock, dischi lounge anni ’60 e colonne sonore retrò come quelle composte da Lalo Schifrin ed Ennio Morricone. “Morning” e “Swallowed The Moon” sono entrambi assolutamente stupendi con i loro archi lussureggianti e il pianoforte elettrico vagante. Emotivamente la musica tende alla luce, ma non sempre. “Johnson” potrebbe essere il pezzo più inquietante della loro intera opera, campionando il bluesman dei Delta Robert Johnson contro una pausa oscura e seducente e una fantastica linea di Theremin che fischia come un fantasma verso la fine. La cosa più insolita qui è l’epica “One Break” di 13 minuti. Meditativa, scarna e paziente, la lunga sezione di apertura è costruita con flauti di pan, suoni di uccelli e tamburi africani, alla fine stabilirsi in una pausa midtempo jazz prima di un ultimo seguito ambient drum ‘n’ bass.

Il modo in cui si reagirà di fronte a questo lavoro potrebbe dipendere dal fatto di aver vissuto o meno questo tipo di suoni nel corso degli anni ed essersi innamorato profondamente di dischi come “The K&D Sessions”!!!


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