Jaz Coleman è sicuramente un’artista dotato di intelligenza pungente e di grande passione per quello che fa ed è sempre stato ispirato da due correnti musicali: il rock sperimentale e la musica classica. Sin dalla loro nascita nel 1978, i Killing Joke hanno giocato un ruolo fondamentale nella musica e nella cultura alternativa; l’intensità del repertorio della band, è sempre stata stimata dai fan, dai colleghi e dalla critica.
Esiste un aspetto della loro musica, quello esoterico, che non è un segreto per nessuno, basta prendere in considerazione il brano “The raven king” da “Absolute dissent” in cui si evoca la figura del corvo messaggero divino ed emissario di morte. Questo elemento, secondo Jaz, è trascurato e così in questa nuova uscita si prendono in considerazione brani che mettono in mostra una bellezza paranormale che secondo il nostro può essere esaltata e rimarcata dal lavoro di un’orchestra.
Con “Magna Invocatio – A Gnostic Mass for Choir and Orchestra Inspired by the Sublime Music of Killing Joke”, disponibile su doppio CD /doppio vinile, Coleman rimarca questi elementi in grande stile…registrato con la più antica orchestra russa, la St Petersburg Philharmonic, l’album attinge agli aspetti più melodici del repertorio dei Killing Joke, sfruttando l’esperienza con la band iniziata durante gli anni dell’adolescenza, in quanto veicolo perfetto per una Messa Gnostica (un bellissimo e magico rito che celebra i misteri di ‘Thelema’). Non è una novità assoluta, il leader dei Joke ci ha abituato nelle sue opere soliste all’introduzione della musica classica sinfonica, in particolar modo per le sue inclinazioni mahleriane e avanguardiste.
La sua è una messa gnonistica che fa luce sulle conoscenze recondite del nostro, quelle in cui le sonorità di indole sperimentale non escludono la bellezza del contrappunto neoclassico e del canto corale. La ricercatezza con cui si operano queste trascrizioni mettono in evidenza un circolo armonico che da luogo a polifonie dai tratti grandiosi ed occulti nel medesimo tempo, come se sinfonie sacre proponessero la trascendenza in uno scintillio di note.
Lasciatevi attrarre dalla genesi artistica di Jaz Coleman, musicista tra i più puri ed incorruttibili apparsi sulla scena da quarant’anni a questa parte!!!


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