Il nuovo album dal vivo del quattro volte vincitore del Grammy Jason Isbell & The 400 Unit è un saggio di altissima classe. “Live From The Ryman” è stato registrato principalmente durante le sei serate del gruppo al leggendario Ryman Auditorium di Nashville nel 2017.
Il disco presenta 13 versioni live dei brani presenti negli album da studio “Southeastern” (2013), “Something More Than Free” (2015) e “The Nashville Sound” (2017).
Jason Isbell fece parte dei Drive-By-Truckers per uscirne amichevolmente nel 2007 e dare così inizio alla propria carriera solista. La sua progressione discografica è migliorata di disco in disco e raggiunge vertici assoluti con questa uscita dal vivo, un’opera che fa dell’asciuttezza dei suoni, della mancanza di enfasi tipica delle registrazioni dei concerti e della severità del linguaggio il proprio marchio di fabbrica.
Si fa accompagnare da una band di eccellenti strumentisti, tra cui spicca la moglie Amanda Shires (violino e cori) a cui si aggiungono turnisti del giro Muscle Shoals. La caratteristica principale del suono è l’intimità capace di indagare nel profondo dell’anima alla ricerca dei sentimenti veri e passionali.
Non mancano le scariche elettriche che possiamo riscontrare nei pezzi “Cumberland gap” dal tiro pettiano e in “Super 8” con andamento in crescendo e parecchio ispido. Le liriche sono fortemente intrise di blues nel senso di stato d’animo non del genere musicale. Si narra dell’infelicità, della rabbia della provincia americana. Tra i brani spiccano la lunga “Last of my kind” che mi ricorda Van Morrison, la coinvolgente “Cover me Up” e la raccolta e dimessa “Flagship” con andamento folk-rock.
Non ricercate la spettacolarità, scavate nel profondo e vi troverete davanti un lavoro che vi accompagnerà per lungo tempo. Non è da tutti suonare sei serate consecutive al Ryman Auditorium e rappresenta il certificato di qualità!!!


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