INVENTIONS- “Continuous Portrait” cover album“Continuous Portrait” è il nuovo album degli Inventions, su Temporary Residence, a cinque anni di distanza dal precedente “Maze Of Woods”. Il duo composto da Matthew Robert Cooper (Eluvium) e Mark T. Smith (Explosions In The Sky) si concentra su ritmi e sample di rumori ordinari dall’andamento ipnotico e malinconico. “Outlook For The Future” è il primo estratto in ascolto.

Matthew Robert Cooper, il polistrumentista ambient originario del Tennessee che si cela dietro al moniker Eluvium, e il chitarrista della storica band post-rock texana Explosions In The Sky, Mark T.Smith, si sono incontrati nel 2013 e hanno dato vita a un nuovo progetto battezzato – appunto – Inventions e che ha già dato frutti con due precedenti lavori lunghi: l’omonimo, datato 2014, e “Maze of Woods”, arrivato l’anno successivo. Il nuovo disco non è la somma algebrica di un progetto solista sperimentale, ma una combinazione tra le due istanze che genera percorsi interessanti, come il primo estratto “Outlook For The Future”, sorta di bossanova ecologista. Un disco ovviamente ricco di spunti e capace di spingere ben oltre gli orizzonti noti la ricerca dei due.

Questa nuova fatica vede i nostri coinvolti in un mood piuttosto introverso, un’affermazione che sembrerebbe cozzare con le grasse risate che si sentono nella traccia d’apertura “Hints And Omens”, se non fosse che è proprio l’isterico ma puntuale, necessario, umano, alternarsi delle emozioni – come quello delle stagioni – a caratterizzare questo “ritratto continuo”.

Nove tracce strumentali con episodici innesti di voci umane fuori campo che esprimono frasi spezzate, brandelli di concetti, oppure di cori di bambini che riecheggiano in lontananza. Una base principalmente di tastiere, una ritmica (quando c’è) e via, il tutto condito da riverberi, suoni d’atmosfera e contrappunti di piano, chitarra e synth. Ambient e post-rock, quante volte li abbiamo uditi insieme, ma non per questo la mistura dei due generi ha esaurito la sua carica.

Come detto il risultato sonoro non è la somma di un solista a cui si aggiunge un gruppo, ma piuttosto la combinazione di due entità che porta alla scoperta di interessanti percorsi. Per esempio nei disturbati e minimalisti labirinti discreet di “Close To The People” che ricordano molto da vicino il neoclassicismo deviato dei These New Puritans; o come la sognante ed epica “Spirit Refinement Exploder”, forse il passaggio migliore del lotto, tra le cui solenni pieghe si distendono archi e tastiere che riportano addirittura a certe composizioni di Moby; o ancora, la struggente “Saw You In A Movie”, in cui l’eco lontano di un canto mariano si staglia su un tappeto sonoro drone pizzicato qua e là da languidi tocchi di piano prima di arrampicarsi verso costruzioni sonore alla Brian Eno.

Un lavoro che richiede concentrazione all’ascolto, ma che cresce con l’andare del tempo grazie alla vivacità e ai continui cambi di direzione!!!


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