Dopo aver preso una pausa nel 2010 (i quindici anni precedenti li avevano visti passare da curiosità di culto a tesori nazionali), l’amicizia e il legame creativo hanno riunito Idlewild nel 2015 per l’album “Everything Ever Written”.
Sono arrivati così anche l’elogio della critica, l’album nella top 20, e la band che faceva sold‐out in locali molto più grandi del solito. Con i nuovi membri Luciano Rossi e Andrew Mitchell a bordo, Roddy Woomble, il chitarrista Rod Jones e il batterista Colin Newton hanno sentito rinnovare i loro propositi ed obiettivi. Tanto che la settimana in cui uscì “Everything Ever Written”, erano già tornati al tavolo da disegno per iniziare a tratteggiare quello che sarebbe diventato l’audace passo di lato, l’album successivo, “Interview Music”.
Ispirati, si sono poi accampati a Los Angeles alla fine di un tour negli Stati Uniti nel 2016 per concretizzare le loro idee.
Il lavoro verrà poi finalizzato solo nel 2018 nello studio di Edimburgo di Jones anche grazie all’intervento del produttore Dave Eringa che si occupa di 5 brani ma soprattutto avrebbe fornito a Idlewild le basi di cui avevano bisogno per finire “Interview Music”. L’album, quindi, è stato registrato fra la Scozia, patria del gruppo, e Los Angeles, e secondo la band sarà il più sperimentale della sua carriera.
Il frontman Roddy Woomble ha dichiarato che «molte delle canzoni riguardano i pensieri e le idee che escono dai sogni. Vivo nelle Highlands scozzesi e la differenza fra il mio paese e la California può far provare uno stato che è simile a quello dei sogni.
Guidando sul Sunset Boulevard al tramonto o nella remota penisola Ardnamurchan all’alba, il mondo sembra surreale e magico. Sogni attraverso il paesaggio».
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