Diversi anni fa lessi alcuni estratti di intervista ad Enrico Pieranunzi che colpiva duramente il mondo del rock parlando male di diversi musicisti ed esaltando al contempo suoi colleghi jazzisti tra cui George Benson. L’ultimo trafiletto letto aveva come contraltare uno di Paul Motian, gigante jazz della batteria e membro del grande trio di Bill Evans, il quale affermava che trovava del buono in qualsiasi forma musicale. Un ricordo per far capire quanto sia importante avere la mente aperta nell’ascolto.
Questa mia introduzione per parlare del nuovo album di Benson, musicista che ha vissuto diversi momenti musicali anche diversi tra loro. Eccellente promessa jazzistica all’inizio di carriera, entertainer di classe, ma scarsa sostanza a partire dal nuovo contratto con la Warner Bros e la produzione di Tommy LiPuma.
Con il suo nuovo atteso album, “Walkin to New Orleans”, il leggendario chitarrista George Benson rende omaggio a due grandi icone della musica americana: Chuck Berry e Fats Domino.
«Sono un grande estimatore della musica di entrambi – spiega Benson – Chuck Berry è stato un grande showman e un grande musicista, mentre Fats Domino non ha fatto altro che registrare un successo dopo l’altro per tutta la sua carriera».
Con la sua voce soul e i suoi assoli travolgenti Benson dà nuova vita ai classici di questi pionieri dell’R&B e del Rock ‘n’ roll. Dal repertorio di Chuck Berry sono tratti i brani “Nadine (Is It You)”, “You Can’t Catch Me”, “Havana Moon”, “Memphis, Tennessee” e “How You’ve Changed”.
Fats Domino invece è omaggiato con le riletture di “Rockin’ Chair”, “Ain’t That a Shame”, “I Hear You Knocking”, “Blue Monday” e la traccia che dà il titolo all’album.
Il nuovo lavoro è la prima registrazione di George Benson da “Inspiration: A Tribute to Nat King Cole”, album del 2013 in cui Benson aveva impreziosito le melodie di Cole con arrangiamenti orchestrali lussureggianti.
Per questo disco il chitarrista di Pittsburgh ha preferito invece rimanere più fedele al materiale originale mettendo insieme un quartetto di straordinari musicisti provenienti da Nashville: il batterista Greg Morrow, il chitarrista Rob McNelley, il pianista Kevin McKendree e il bassista Alison Prestwood, con il produttore Kevin “The Caveman” Shirley (Journey, John Hiatt, Iron Maiden) a dirigere il tutto.


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