GUTS – ‘Estrellas’ cover albumSenza una pandemia, ora ascolteresti un album interamente registrato a Cuba con musicisti locali. Nel 2020, tutto era organizzato, in modo che a maggio 2021 potessero iniziare. Tuttavia, le misure sanitarie si sono rivelate un feroce avversario, quindi, invece di rinunciare del tutto, sono partiti per Dakar nell’ottobre dello stesso anno, un compromesso che si è rivelato di per sé un evento positivo.

Cuba ha una lunga storia africana. Sotto la schiavitù di massa e il commercio transatlantico, gli africani furono costretti a lasciare le loro terre d’origine, contro la loro volontà, portando con sé la propria musica. La fusione nel corso dei secoli, assumendo influenze europee, ha portato alla nascita di una tradizione musicale afro-cubana distintiva. Altamente percussivo, basato sugli ottoni, bollente, pieno di ritmi ballabili. Lo spirito inciso in migliaia di registrazioni, sempre rivolto verso l’Africa. Il punto di partenza qui non è mantenere le cose uguali. Piuttosto, un ritorno alla fonte mette in atto un loop, molto simile a quelli che forniscono le basi per i ritmi hip-hop.

La fiamma quando si riaccende illumina tutto. Grazie ai musicisti senegalesi a Dakar, ai cubani che hanno attraversato l’Atlantico per unirsi agli europei e alla sua solita famiglia di musicisti, questa musica – uno spaccato di cover e composizioni originali – esiste come omaggio alla musica afrocubana. Prodotto in Africa, in Senegal. Tre mondi, tre lingue, tre colori. Registrato in 17 giorni, senza sosta, germinando il seme nato a Cuba alla fine del 2020 in modo che i frutti più belli possano essere coltivati ​​a Dakar, 2022.

Quando il mondo non sembra abbastanza grande, alziamo lo sguardo verso il cielo dove anche l’oscurità è illuminata, dove coloro che si sono amati e che ora non ci sono più brillano come stelle, splendenti come tutti gli altri. Ogni volta che Guts pensa che non ce la farà, allora ricorda la stella della madre. Quindi il percorso diventa chiaro.

Pandemia, problemi con i visti, scontri culturali, bonifici non andati a buon fine, un piede fratturato: questa odissea relativa a tale progetto a volte sembrava una serie di sfide accumulate. L’unica realtà che li ha uniti, un amore condiviso per la musica, ognuno di loro invocando la propria stella personale e tutto ciò che hanno superato.

Splendide melodie e groove irresistibili si alternano ad un numero impressionanti di voci a cui è impossibile resistere. Un’opera in cui impera una disomogeneità stilistica, che di solito è un difetto, ma, in questo caso, è un pregio assoluto perché non sembra un lavoro costruito a tavolino, ma composto da ingredienti genuini e onesti senza alcun accenno alle mode imperanti. Guts è presente e ciò si avverte nei particolari, ma lascia spazio ai compagni di viaggio che possono esprimere tutto il proprio vissuto.

Nasce così la musica come richiamo alle stelle!!!


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