La Glitterbeat ultimamente ha immesso sul mercato dischi altamente interessanti, sia come novità sia nell’ambito delle ristampe.
I Fofoulah sono un gruppo che si è formato in quel di Londra nel 2011. I membri stabili del gruppo anglo-senegalese sono cinque: Dave Smith, Kaw Secka al sabar, Tom Challenger (Red Snapper) al sax e tastiere, Phil Stevenson alla chitarra e Johnny Brierley al basso. Molto importante è l’uso del sabar, percussione tradizionale dei griot del popolo wolof, diffusa fra Senegal e Gambia, capace per la particolare risonanza delle sue membrane di farsi udire a chilometri di distanza, era usata anche come mezzo per comunicare. Il suono potente, secco, frenetico del sabar è l’elemento ritmico intorno a cui nascono le composizioni in cui il ritmo è, ovviamente, al centro della musica di questa interessante formazione.
L’ensemble, che si potrebbe definire di afro-dub, fa seguito al suo album d’esordio (“Fofoulah” / Glitterbeat 2014) con una registrazione ancora più mutevole e avventurosa.
Elettronica distopica, camere eco e canti sciamanici aumentano sia il quoziente dub che la tensione drammatica. Creando un mondo sonoro che sia allo stesso tempo legato alla ‘terra’ ma anche all’edifico urbano, in una costante manifestazione tra futuro e passato ancestrale.
Il nuovo album “Daega Rek” (The Truth) è caratterizzato da ritmi suadenti e dalla voce del batterista del Gambia Kaw Secka oltre che dalla cristallina produzione del tastierista / sassofonista Tom Challanger.
L’atmosfera complessiva del disco convince e avvince, sintesi di storie e tradizioni diverse rilette con gli occhi e le orecchie rivolti all’attuale scena metropolitana.
È un sound che certamente trova nel live la sua dimensione più esplosiva e trascinante, ma ottimo anche per essere ascoltato in casa davanti allo stereo come si faceva una volta, immaginando di averli davanti pronti a catapultare tutta la loro frenesia ed esuberanza data dall’incontro tra africa ed occidente.
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