I Fat White Family sono un gruppo che ha calamitato l’interesse di frange di addetti ai lavori, ascoltatori e anche di coloro sempre alla ricerca della “next big thing”. È impossibile rimanere impassibili nei loro confronti. Che sia perché non si fanno problemi a scrivere canzoni sul sesso con minorenni o sui peggiori dittatori del secolo scorso, che sia perché sono una banda di teppisti del Sud Est di Londra che, nei propri live e nei propri video, dimostra una tensione drammatica, sessuale e autodistruttiva che non si vedeva dai primi tempi dei Black Lips, o che sia perché sembrano rimasti gli unici a suonare musica retrò con freschezza.
“Serfs up!”, loro terza fatica, che li vede approdare alla Domino, sembra cambiare le carte in tavola. Sembra che la band inviti gli ascoltatori ad entrare nel loro mondo musicale piuttosto che respingerli. Canti gregoriani, beat glam, fioriture d’archi, sofisticati cocktail di exotica, electro funk e gli spiriti gemelli di Alan Vega e Afrika Bambaataa che punteggiano il disco in vari momenti. Lo sporco è ancora lì, naturalmente, ma sotto alla superficie troverai un motore cromato che fa le fusa.
Tutto è già chiaro con “Feet” un pezzo disco di chiara tensione drammatica. Con “I believe in something better” le intuizioni ci portano ai Can e non rappresentano una novità, mentre “Fringe runner” ha mosse rallentate con utilizzo di synth e falsetto che rimandano all’electro di Grandmaster Flash, ma che ha punti di contatto con il senso di autodistruzione caro ai Suicide.
All’interno degli arrangiamenti si trovano tracce di Tropicalia anni ‘60, Velvets/Bowie, dancehall digitale anni ‘80, l’easy listening di David Axelrod, i gioiosi crescendo synth alla Pet Shop Boys, acid house, post-PIL dub, ballate di omicidi metropolitani, doom-disco, slow-mo psychedelia e arrivati alla fine solo un pazzo negherebbe che “Serfs Up!” è qualcosa di molto speciale.
Dove una volta avevano raccontato una sporca Gran Bretagna, ora hanno dato una ripulita alle loro idee musicali proponendo un perfezionamento della loro immagine sia visiva che sonora!!!


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