ETHAN P. FLYNN- “B-Sides & Rarities- Vol. 1” cover albumCon un titolo così vi immaginereste che Ethan sia un musicista con una lunga discografia alle spalle, non lasciatevi ingannare perché prima di questa uscita non ne esistono altre.

Pubblicato originariamente tramite Bandcamp , “B-Sides & Rarities Volume 1” è un corpo di lavoro in evoluzione con una raccolta di canzoni registrate tra il 2015 e il 2018. Mostra un abile talento di composizione e tocca ispirazioni musicali che vanno da Sparklehorse a Madlib, da Julia Holter a Danny Brown e Tom Waits, la raccolta è apparsa per la prima volta su Bandcamp nel 2019. Il capitolo successivo del disco ha visto la rinomata Big Love Records di Tokyo pressare l’album su vinile all’inizio del 2020, esclamando ” Appare un genio! Il primo eroe degli anni ’20!” . Ora ampliato per includere quattro nuove canzoni: ” Everybody’s Dying To Meet You”, “Are You Doing This To Hurt Me”, “What You Do To Me” e ” When I Taste The Pavement”.

Meno di trenta minuti, dieci canzoni con un bel gancio melodico, saporite al punto giusto. Flynn parrebbe essere una delle nuove promesse del pop inglese. È una sorta di ‘ghostwriter’ e collaboratore di personaggi ben più famosi di quanto non sia lui, per esempio basti ricordare che ha composto tre brani per “Magdalene” di FKA Twigs. Se usate Google per fare delle ricerche troverete il suo nome in qualche notizia, però in lingua giapponese oppure francese. Il disco in questione è una versione ampliata del mini album d’esordio, pubblicato solamente nella terra del ‘Sol Levante’, che fece impazzire la scena indie giapponese. Oltre a questo lavoro Flynn condivide il terzo di un trio di singoli del disco, “What You Do To Me” che è un ulteriore esempio del tipo di vorticosi capolavori lo-fi psichedelici che Flynn evoca, ed è destinato a basarsi sul successo dei singoli precedenti “Everybody’s Dying To Meet You” e “Are You Doing This to hurt me”. Ethan ha accumulato un enorme quantità di canzoni negli ultimi anni – spesso scrivendo una canzone al giorno – e “What You Do To Me” risale al 2017, scritto nelle sale studentesche del Guildhall College di Londra (ben lontano da “Everybody’s Dying To Meet You” che è stato scritto a Los Angeles mentre scriveva per l’acclamato “Magdalene” di FKA Twigs).

Ma allora che musica caratterizza il nostro? È elettronica? Non proprio, perché il musicista usa qualsiasi cosa gli vada a genio. Vocine e tastiere carillon per “Are you doing this to hurt me” e “Looking out for you”, oppure chitarre folkeggianti, tamburi roboanti e claps per “What You Do To Me”. Un sampling caleidoscopico caratterizza “When i taste the pavement” ricco di chitarre ed organi che richiamano i caraibi. L’utilizzo di flauti ed archi impossibili, tipici della tarda Bjork, impreziosiscono “Fingerless”. Ci sono persino ballate ubriache eseguite al piano (“Love will find a way”), aperture bandistiche e jazzate (“It’s only me”) e, per non farsi mancare proprio niente anche pezzi in odore di musical (“True”).

Un’opera che ha saputo intrigarmi e che ha lasciato un segno nella mia anima segnata da questa annata maledetta!!!


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