JERRY GARCIA & JOHN KAHN- “Garcialive 14- the Ritz New York, NY” cover albumPer la serie Garcialive è giunto il momento di una performance acustica, registrata il 27 gennaio 1986 al The Ritz di New York City. Come saprete questa collana è quella che ha avuto maggior successo tra i dischi postumi alla morte di Jerry, sia per quanto riguarda quelli a proprio nome sia per ciò che concerne i Grateful Dead. Jerry e Kahn, il suo collaboratore di lunga data, hanno suonato una serie di concerti in duo acustico all’inizio del 1986. La coppia ha portato un breve tour del Nordest a New York City il 27 e 28 gennaio per esibirsi al The Ritz. Jerry e John hanno offerto ai fan due set il 27 gennaio 1986 con un mix di classici dei Grateful Dead, gemme tradizionali e cover scelte prima di salutare con un bis di “Goodnight Irene”. L’uscita include note di copertina scritte da Billy Strings.

Questo album rappresenta una anomalia: intanto è solamente singolo, poi, come già accennato in precedenza, totalmente acustico, ma non con la Jerry Garcia Acoustic Band, ma con il fido Kahn che lo accompagna al basso. Inoltre il CD è co-intestato.

I due deliziavano il pubblico con un mix di brani preferiti dei Grateful Dead, standard folk e altri brani tratti dal songbook del chitarrista. Una performance rilassata ma appassionata, la maestria di Garcia come narratore è in piena mostra. Come Billy Strings descrive nelle note di copertina, Garcia “canta attraverso i versi e suona attraverso le melodie come se fosse l’uomo della storia. Delicato e riflessivo. “

Nel 1986 Jerry non se la passava benissimo per quanto riguarda la salute (a luglio dello stesso anno cadrà in un coma diabetico che per poco non lo porterà all’altro mondo), ma in questa serata newyorkese è davvero in ottima forma, e nonostante la struttura scarna del suono riesce a fornire una performance da stropicciarsi gli occhi, con qualche lieve imprecisione vocale ma con una prestazione chitarristica sublime, in cui il nostro riempie gli spazi al punto che in alcuni momenti non sembra che ci siano solo due persone sul palco. La musica è di una purezza incredibile, capace di muoversi tra la tradizione della musica americana, quindi tra folk, country e bluegrass, stili che appaiono evidenti anche in quei brani nati come pezzi rock.

Una versione sensuale di “Friend of the Devil” mostra il canto pieno di sentimento di Garcia e la sua profonda connessione musicale con Kahn. Nello spettacolo sono inclusi un paio di cenni a Dylan: “When I Paint My Masterpiece” e “Simple Twist of Fate”. Ulteriori momenti salienti includono un allegro “Bird Song” che Garcia & Kahn allungano per la jam più lunga della serata e un gioioso “Ripple”. Ci sono tracce che hanno diversi anni sulle spalle quali l’opening track “Deep Elem Blues”, molto energica nonostante siano solo in due, una “Little Sadie” pregna di atmosfere western, una deliziosa “Oh Babe, It Ain’t No Lie” di Elizabeth Cotten caratterizzata dallo splendido pickin’ di Jerry ed una lucida “Spike Driver Blues” (Mississippi John Hurt). Solitamente sono le covers a farla da padrone nei concerti del chitarrista. In quest’occasione abbiamo ben cinque tracce a firma Garcia-Hunter. La palma di highlight della serata spetta a “Bird song”, in una versione da urlo di nove minuti che risulta acida pure in questa resa acustica.

Al termine dell’ascolto avrei dato non so cosa per averlo potuto apprezzare sul posto. Un’altra dimostrazione di quanto Garcia fosse un vero appassionato di musica, come pochi altri musicisti!!!


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