EELS – ‘Extreme Witchcraft’ cover albumIl 28 gennaio, via E Works/PIAS, Mark Oliver Everett torna a nome Eels con l’ennesimo album sulla lunga distanza. Si tratta del successore di “Earth To Dora” pubblicato nel 2020 e per il quale, con la pandemia di mezzo, la band non ha potuto andare in tour. Poco male, ora sappiamo cosa è successo nel frattempo: nuove canzoni prodotte assieme a John Parish (Pj Harvey) e un nuovo lavoro per il quale è già fissata una serie di date per il 2022, di cui due sul suolo italiano tra Milano e Bologna.

‘John Parish è una delle persone più pacifiche e gentili che io abbia mai conosciuto. Un vero gentleman. Anzi probabilmente è la persona più gentile che io abbia mai incontrato, ma quando è in studio si trasforma in uno scienziato pazzo. La produzione con John porta a dei risultati che non otterresti con altri. Lui ha strumenti ed una mente musicale eccezionale. Probabilmente la sua estrema gentilezza è la sua tecnica per tenere a bada Mr Hyde quando non si trova in laboratorio’ queste le parole di Mr E sul produttore. Parish e Everett tornano così a lavorare assieme a vent’anni dalla prima volta, che è stata all’altezza dell’album “Souljacker”.

EELS ha pubblicato “The Magic”, “Steam Engine” e “Good Night on Earth”. Con quello che sarà il loro quattordicesimo album in studio fino ad oggi, sembrano dirigersi verso un nuovo sound che è un allontanamento dal loro precedente album, “Earth to Dora”.

Il precedente, il tredicesimo album in studio, era notevolmente silenzioso e introspettivo. Questi nuovi singoli mostrano un suono molto più forte e incentrato sul rock rispetto a quello che la band ha fatto in passato.

Il primo singolo pubblicato, “Good Night on Earth”, si apre come una canzone dei White Stripes. L’ascoltatore viene immediatamente catapultato nella chitarra pesante e nella batteria martellante. La canzone è immediatamente molto più forte della maggior parte della discografia degli EELS. La chitarra in questa traccia è piena di distorsione ed è molto simile a quella che si potrebbe sentire da Jack White. A due terzi del brano, c’è un passaggio a un rapido ritornello incentrato su effetti vocali sognanti e sei corde alleggerita. “Good Night on Earth” si conclude con un assolo di chitarra e suona come un allontanamento dal tradizionale stile di scrittura delle canzoni rilassate, riflessive e composte da Mr E.

Il loro secondo singolo, “The Magic”, ha riff chitarristici dal suono pesante e molta distorsione mescolata a voci molto pulite e raffinate. La vocalità di questa composizione si attiene a uno schema, contribuendo al ritmo veloce e guida di questo singolo. Un ritornello di sintetizzatore a due terzi del percorso serve a impedire che il pezzo diventi troppo ripetitivo e noioso. Questo secondo estratto è anche uno stile di canzone molto diverso da quello a cui potrebbero essere abituati gli ascoltatori di EELS.

Il terzo singolo, “Steam Engine”, suona come un ritorno al passato degli anni ’50, pesantemente sulla batteria e sui riff di sei corde dominanti. C’è meno narrazione di una solita traccia dei nostri ed è più focalizzata sul ritmo e sull’atmosfera generale della musica. Invece di raccontare una storia, i testi passano in secondo piano e fanno in modo che l’ascoltatore si concentri maggiormente sulla strumentazione presente. Questo singolo suona come un rock and roll della vecchia scuola, stilisticamente simile a quella che si sente da un artista come Chuck Berry. La canzone è molto aperta e ariosa, dando molto spazio al chitarrista per sperimentare sul ritmo coerente della batteria.

Questi nuovi singoli aprono la strada a un nuovo sound per EELS, molto più forte e aggressivo rispetto al passato. sembrano passare da canzoni calme e raccolte ad altre disorganizzate e frenetiche. Resta da vedere se EELS stia andando in una direzione completamente nuova dal punto di vista sonoro!!!


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