EDITORS – ‘EBM’ cover albumGli Editors non sono estranei quando si tratta di correre rischi e piegare i generi e il loro settimo album, “EBM”, è la vera personificazione di questa etica. Tuttavia, questo potrebbe essere il corpus di lavoro più sinistro e sperimentale del gruppo fino ad oggi.

“EBM” è il primo disco con il nuovo membro della band, Benjamin John Power, alias Blanck Mass e il titolo del lavoro è l’acronimo di Editors e Blanck Mass, ma è anche un riferimento a ‘Electronic Body Music’.

Prendendo ispirazione da Nitzer Ebb, Front 242 e Skinny Puppy, il rilascio è un’avventura sonora visionaria che rende omaggio sia al rock industriale che alla musica dance elettronica. Ma puoi anche ascoltare tracce dei Rammstein, dei Depeche Mode e del primo materiale dei Cure durante tutta la raccolta.

Implacabile, edonista, selvaggiamente oscillante e a volte febbrile, “EBM” si connette sia con il fisico che con l’emotivo. Ci sono momenti selvaggi, viscerali e strazianti che si annidano nelle situazioni maggiormente emozionali e tenere, ma al centro c’è il bisogno di connessione umana: fisica, emotiva e spirituale.

Si tratta anche di smarrirsi nella musica, ballare e perdersi l’uno nell’altro e lasciare andare ciò che sta accadendo nel mondo e, in definitiva, ciò che la gente pensa di te. Questo approccio inflessibile è evidente in tutte le nove tracce del set, che fanno un cenno al genere che è al centro del loro settimo e più progressivo disco fino ad oggi.

Dalle vibrazioni dancehall della suggestiva “Karma Climb” fino alla conclusiva “Strange Intimacy” che parla di un finale cupo di una relazione (‘strana intimità / questa festa è finita / lascia che la pioggia cada su di me’) sembra il figlio d’amore dei Depeche Mode e dei Pet Shop Boys. “EBM”, brano per brano, è ambizioso, teatrale e assolutamente brillante.

Il lavoro è diventato un motivo per cui la band si è persa nel processo creativo durante la pandemia a cui si fa riferimento in “Strawberry Lemonade”, elude anche il modo in cui come nazione sono ora più divisi che mai ad uscire dalla pandemia: ‘Riesci a sentire la nazione distrutta?’. Il suo suono percussivo senza sosta ti colpisce proprio dietro la testa ed è un tour de force trascinante, che è inno e travolgente. “Kiss” è un pezzo straordinario che suona come l’ultima coordinazione uditiva dei già citati Nitzer Ebb, Donna Summer e New Order.

“EBM” è pieno di inni pronti per lo stadio ed è un’odissea musicale avvincente, celebrativa e audace che è allo stesso tempo gloriosa e grintosa!!!


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