DAVID LANCE CALLAHAN – ‘English Primitive II’ cover album“English Primitive I” è stato festeggiato con elogi da eminenti critici, tra cui Poet Laurette, Simon Armitage e Stewart Lee, che lo hanno etichettato come album di spicco del 2021. A coloro che chiedono se il secondo volume possa mantenere standard così distinti, la risposta breve è un enfatico ‘Sì’.

Nel suo lavoro con The Wolfhounds e Moonshake, la qualità di David Lance Callahan come uno dei migliori parolieri contemporanei potrebbe essere sommersa dalle loro avventure sonore. Come cronista dei tempi moderni, abita la pelle dei suoi narratori o personaggi su cui fornisce commenti, siano essi governanti o oppressi, fornendo vignette di disagio. Musicalmente, “English Primitive II” è più duro e più psichedelico del suo predecessore, ma unisce un’impressionante gamma di influenze di sinistra in una forma coerente.

Il brano di apertura, “The Invisible Man”, ha campioni distanti, chitarre deformate che si alzano e si gonfiano accanto al modello ritmico nodoso di Daren Garratt, mentre il narratore, non riconosciuto dalla società, suona oppresso e pronto a esplodere. Un altro sfavorito, un impiegato del servizio clienti, narra “The Scapegoat” che trae ispirazione dal romanzo di Daniel Pennac, “The Fairy Gunmother”, il tono stanco e silenziosamente imbarazzato della consegna vocale che si adatta alla disperazione della loro posizione. È impostato su una chitarra con corde basse ronzanti, con glockenspiel e armonie di Anja, combinate con campioni di dischi di facile ascolto.

I potenti e coloro che lavorano per loro conto vengono spesso posti sotto il microscopio di Callahan. Con un’affascinante linea di chitarra circolare, “Beautiful Launderette” farebbe da compagno impressionistico al libro investigativo di Oliver Bullough, “Butler to the World”, nel riconoscere il vergognoso ruolo del Regno Unito come capitale mondiale del riciclaggio di denaro (‘Non importa quanto sia incisa la sporcizia … Avrai sempre una camicia bianca inamidata’).

Con un magnifico groove delta blues sahariano, “The Parrot” fa riferimento a Plinio il Vecchio, Ctesia e Chaucer mentre mette alla berlina i commentatori politici che fungono da portavoce del governo: ‘Con ali tarpate e artigli prensili Il tip tap balla su una tastiera, può aprire le porte. Sale su una scala, una penna nel becco. Contenuti pre-preparati, tutti pronti a parlare’. “Orgy of the Ancients” imposta una melodia seducente su un ritratto satiricamente ricco di grottesche carnevalesche nelle ‘Houses of Parliaments’ che si preparano per l’ultima guerra.

I loop di chitarra e gli archi intensificano il dramma della ballata omicida “Bear Factory”, la storia del vero crimine dell’uccisione a contratto del compagno di scuola di Callahan e del padre del bambino. L’osservazione lirica è eccellente, dal padre con ‘uno scoppiettante senso dell’umorismo, che scricchiola come nocche’ al narratore bambino defunto che è ‘congelato nel tempo un cherubino bianco e nero con colletti a farfalla e capelli volanti’ con ‘una borsa di dolci bolliti/ sto evaporando come nebbia d’autunno/ sono una lacuna nella cassa e una scrivania vuota/ ma sono esistita davvero’.

“The Burnet Rose” fa riferimento al fiore di campo preferito di David Lance e quanto sia rinfrescante ascoltare un musicista con sufficiente retroterra per discutere di una pianta senza che sia un riferimento superficiale e consapevole alla droga. La canzone è ispirata alla storia di un villaggio dello Yorkshire vicino all’orlo di una scogliera dove le vittime della peste nera stavano uscendo dal terreno in mare. Con la pura voce di Katherine Mountain Whitaker e l’evocativo plettro di chitarra del nostro, è quanto di più vicino il disco arrivi a una traccia folk convenzionale. Con un mash up di chitarra blues sahariana raga, “London by Blakelight” utilizza la poesia di Blake “London” da “Songs of Experience” per esemplificare come la propria visione di una capitale assediata dalla corruzione suoni ugualmente rilevante 228 anni dopo la sua pubblicazione originale.

“English Primitive II” è profondamente soddisfacente a tutti i livelli. La cosa più importante è che la musica è fantasiosa, atmosferica ed eccitante, ma con una tale qualità di scrittura dei testi che varrebbe la pena acquistare il libretto di accompagnamento con le illustrazioni di David Janes. Aggiungi la meravigliosa copertina di Pinkie McClure e completa un pacchetto vincente!!!


 

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