Chris Abrahams dei The Necks entra proprio sotto la pelle con un nuovo album di spettrale minimalismo elettroacustico che formicola e pungola come poco altro – tutto fioriture di pianoforte sommesse e musica d’atmosfera poco illuminata da uno dei più importanti musicisti jazz sperimentali del continente ‘down/under’.
Tornato nella sua casa spirituale, alla Room40, due anni dopo “Appearance”, Chris ritorna negli spazi liminali del pensiero musicale, dove linee argentee di piano solo e pulsazioni lontane si intrecciano attraverso campane stonate e rigonfiamenti d’organo con una qualità onirica.
Laddove il suo ultimo rilascio era un’interpretazione più lucida del pianoforte solista, “Follower” è arricchito da un’elettronica minimalista e percussioni sciolte che conferisce al procedimento una qualità impressionistica che richiama alla mente la seduzione ultraterrena delle partiture di Tarkovsky o il tipo di malinconia liminale che Ryuichi Sakomoto ha perfezionato da anni.
Le chiavi del tastierista sono elegantemente mescolate da qualche parte nella media distanza contro una patina ultra fine di puntinismo elettronico e lucentezza timbrica in “Costume”, un panorama di 13 minuti punteggiato da trilli percussivi a spirale che lasciano un segno indelebilmente stonato, prima che la traccia si dissolva in una scia nervosa di feedback e distorsioni.
“New Kind Of Border” è più blu e ambigua, compensando percussioni rumorose su un pianismo jazz da salotto solitario, in una lounge fuori dal mondo, mentre “Sleep Sees Her Opportunity” si apre con accordi risonanti per ronzio di organo a pompa che lasciano il posto a tastiere sulla scia di Morton Feldman e un frettoloso battito del cuore che connota un senso di terrore in agguato in equilibrio con il sublime.
La chiusura, “Glassy Tenseness Of Evening”, corre come una compagna della preziosa serie di collaborazioni di Alva Noto e Ryuichi Sakamoto, tutta un’elettronica precisa e rumorosa tagliata dai motivi pianistici più incontaminati e scintillanti – una risoluzione malinconica che aumenta gradualmente l’emotività grazie a tonalità di fascia a bassa – pressione.
Musica magistrale e incredibilmente bella – a tarda notte, un’immersione solitaria altamente raccomandata!!!
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