L’Australia è proprio un luogo in cui proliferano tante band interessanti. Questo è accaduto nel passato e si sta ripetendo nel presente, basti considerare gruppi o solisti quali HTRK, F ingers, Carla dal Forno, Thibault, Laila Sakini. Tra tutti questi non potevano essere dimenticati i CS + KREME, nickname di un duo che si è lasciato alle spalle un ottimo percorso musicale, Conrad Standish e Sam Karmel. I due non hanno mai fatto troppo ricorso ad interviste, non promuovono i loro dischi che vengono dati alle stampe da piccole etichette che si occupano più di musica che di social.
La loro avventura è iniziata cinque anni fa quando si trovarono ad improvvisare session e a ricercare soluzioni sonore che finirono su produzioni che sono già oggetto di frenetica ricerca da parte di appassionati collezionisti, singoli, cassette e alcuni split album. Solo nel 2020 si affidano all’etichetta londinese The Trilogy Tapes per la pubblicazione dell’esordio su lunga distanza, “Snoopy”. La loro proposta si basa sull’improvvisazione, una struttura molto fluida con utilizzo parco di strumenti.
Il lavoro di basso serpentino di Conrad Standish e l’elettronica inclinata di Sam Karmel gettano le basi per due sontuosi lavori che coinvolgono il contributo vitale di Judith Hamann (violoncello) e Dan Luscombe (Lap Steel Guitar), concludendo un anno in cui il loro album di debutto “Snoopy” è diventato un una sorta di zattera di salvataggio pessima per molti ascoltatori.
“April Fools’ Day” è un pezzo ipnotico di 16 minuti in cui il basso a spirale di CS e l’808 reticolato di Kreme si sincronizzano con corde vorticose di violoncello e lap steel in un raga psichedelico, invocando sicuramente confronti con Coil tramite Terry Riley alle nostre menti, e la maggior parte meravigliosamente preparati per estendere i rari piaceri del loro album. “Bugged” segue con un viaggio più polveroso nel profondo luogo della psiche-anima, sellando 11 minuti di bassi vaganti alimentati da voci aliene accanto al fuoco e ciondolanti vibrazioni della stanza chill-out dei primi anni ’90 in abbondanza.
Che meraviglia trovare due personaggi di tal fatta, persi nel loro mondo musicale in quel di Melbourne, da preservare per l’eternità!!!
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