Mi lasciò alquanto stupito l’interesse che suscitò poco più di un anno fa l’attenzione creatasi intorno alla figura di Colter Wall. In fondo si trattava di musica country cantata ed interpretata da un ragazzo canadese poco più che ventenne che metteva in mostra una gran voce baritonale che poteva richiamare alla memoria quella del compianto Johnny Cash.
Credo che molto clamore dipese dalla presenza di una sua canzone, “Sleeping on the Blacktop”, che faceva bella mostra di sé in ben due films di una certa importanza quali “Hell or high water” e “Three billboards outside Ebbing, Missouri”. Tra l’altro il brano ebbe più di un milione di ascolti su Spotify.
Colter ritorna con un nuovo album dal titolo “Songs of the plains” registrato agli RCA Studio di Nashville con il produttore vincitore di un Grammy Award Dave Cobb. Il nuovo disco è composto da undici brani di cui sette composti da Wall. Il lavoro include anche splendide versioni riarrangiate da Colter Wall stesso di “Wild Dogs” di Billy Don Burns, ”Calgary Round-Up” di Wilf Carter e due brani della tradizione cowboy, “Night Herding Song” e “Tying Knots in the Devil’s Tail”.
Oltre a Wall l’album è stato registrato da Cobb (acoustic guitar), Lloyd Green (pedal steel), Chris Powell (drums, spoons), Jason Simpson (bass), Mickey Raphael (harmonica), Blake Berglund (vocals) e Corb Lund (vocals).
A mio avviso si tratta di un’opera che vede un deciso passo in avanti in termini di maturità, bisogna ringraziare Dave Cobb che opera un lavoro imprescindibile per la riuscita dell’album. Sono presenti lunghe code strumentali, ed il suono, pur rimanendo scarno ed essenziale, presenta una strumentazione molto più corposa.
Le storie raccontate sembrano uscire dalle penne di Faulkner oppure da quella di Elmore Leonard anche se forse le liriche, per ora, non sembrano il punto forte del nostro, ancora troppo legate a certi luoghi comuni che non lo distinguono da tanti altri autori di genere.
Disco perfetto per certe serate autunnali a cui stiamo andando incontro!!!


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