CLAVER GOLD & MURUBUTU- “Infernum”“INFERNVM” è il nuovo concept album di Claver Gold e Murubutu. Vestendo i panni del Sommo Poeta e del suo maestro il viaggio intrapreso si snoda, brano per brano, fra le atmosfere e i personaggi più suggestivi descritti nella prima della tre cantiche del poema di Dante. I gironi dei dannati, le pene, le figure mitologiche sono spunti da cui sviluppare metafore e suggestioni per leggere la contemporaneità e tributare la grande opera del padre della lingua Italiana. Con alcuni ospiti ad impreziosire il tragitto le atmosfere delle produzioni rimangono fedeli a sonorità classiche senza disegnare qualche apertura ai suoni attuali. Beats di Squarta, Xxx-Fila, Kd-One, Dj Fastcut, James Logan, Dj West, Dj Sid, Kuma.

I due avevano ben chiaro in testa due date dalle quali non si poteva sfuggire, cioè il 25 marzo, giorno in cui è uscito il singolo “Paolo e Francesca”, corrisponde al giorno in cui Dante entrò nella selva oscura. Come sappiamo riuscirà ad uscirne solo dopo sei giorni, il 31, che è proprio la data di pubblicazione dell’album in questione. Si tratta, visto l’argomento trattato, di un’opera ambiziosa, che i due rapper hanno cercato con insistenza, dopo che si erano sfiorati in tante collaborazioni, trovati in episodi che hanno posto le basi per questo comune progetto.

L’arrivo sul mercato è stato un po’ come un fulmine a ciel sereno, che non ha mancato di suscitare curiosità, supposizioni e, ovviamente, entusiasmo. “Infernvm” è un omaggio all’opera di Dante ma non solo. È anche un inno all’hip hop e un tentativo di svelamento delle potenzialità che questo genere, e i suoi strumenti, porta con sé.

Se il singolo, la storia d’amore per eccellenza che tutti conoscono, enfatizza l’andamento suadente dei beat, vede poi l’ospite Giuliano Palma rendere il brano melodico e catchy lasciando supporre una piccola svolta commerciale. L’istinto del duo emiliano-marchigiano viene fuori meglio con il resto del disco. L’hip hop messo in campo è spettacolare e tecnicamente impeccabile. Barre veloci e incastri perfetti, rime di livello altissimo accompagnate da alcuni tra i producer più in forma della scena. Le strumentali portano con sé sonorità cariche di solennità: violini, ottoni e chitarre appena toccate contribuiscono a ricreare un atmosfera spirituale, sovrumana.

È una riscrittura in cui si cercano collegamenti con il presente. I personaggi che si incontrano lungo il percorso, da Caronte a Minosse, da Pier Delle Vigne a Taide fino a Lucifero sono metafore di vicende alquanto terrene che ci riportano alle sofferenze umane, ai vizi e virtù quali droga, amore ed emarginazione, presenti in ordine sparso. La riscrittura del testo originale della Commedia ne rispetta senso e contenuto, e la sacralità dell’opera non viene mai minacciata dal lavoro, estremamente rispettoso, dei due rapper. Più esperto in incursioni letterarie di questo tipo, Murubutu guida, come Virgilio guidò Dante, Claver Gold – più giovane del professore di Reggio – in un disco a suo modo rivoluzionario.

Mai mi sarei aspettato di recensire un disco di rap italiano e di rimanerne così affascinato, forse il confronto con un capolavoro della letteratura, me lo ha fatto apprezzare maggiormente. Alla fine il risultato è un meraviglioso viaggio di riflessione che ci ammonisce che ‘fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza’!!!


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