Sia lodata la Daptone Records di Bosco Man e Neal Sugarman per aver dato la possibilità a noi tutti di riascoltare il vero soul e funk quello che faccio coincidere con gli anni dal 1967 al 1972.
Fu il 2001 l’anno di fondazione e la nascita dei Dap-Kings che fungono da house band e sono responsabili del suono dietro le composizioni di Amy Winehouse. Fu grazie all’etichetta di Brooklyn che potemmo conoscere la grande Sharon Jones altrimenti destinata all’oblio.
Fra i tanti musicisti che sono stati legati alla label vorrei ricordare Charles Bradley, purtroppo scomparso nel settembre dello scorso anno per un male incurabile. Charles è un uomo del sud e fin da piccolo vive immerso nei problemi tipici della popolazione di colore. La madre lo abbandonò quando aveva otto mesi, venne cresciuto dalla nonna. Quando compì otto anni si trasferì a New York per ricongiungersi con la madre. Come potete comprendere una vita travagliata fin dalla giovinezza. La sua ancora di salvezza fu la musica. Nel 1962 ebbe la fortuna di assistere ad un concerto di James Brown all’Apollo Theatre che gli fece vedere “la luce”. Fu colpito ed ispirato a tal punto che una volta a casa cominciò a cantare rifacendosi allo stile vocale del “soul brother #1” e a mimare le sue movenze da palco.
Bradley non diventerà un nostalgico degli anni d’oro del soul, ma vuole essere considerato come un continuatore di quello stile ponendosi sulla scia dei grandi del genere. La passione e il feeling sono le caratteristiche che lo allontanano dallo stereotipo e ci investono di una travolgente carica.
Il disco postumo dell’aquila del soul è un documento eccezionale che ci racconta molto di questo straordinario musicista di strada, vero e proprio erede della più sentita tradizione funk/r&b a stelle e strisce.
“Black Velvet” è una sorta di celebrazione dell’uomo, amorevolmente assemblata dai suoi amici e familiari alla Dunham/Daptone Records. Sebbene cronologicamente il materiale si estenda all’intera carriera di Charles, questa non è un’antologia o un’altra ridicola rielaborazione delle canzoni che lo hanno reso famoso. Piuttosto, questo album è una profonda esplorazione attraverso gli angoli meno battuti dell’universo soul cui Charles apparteneva.
Il produttore, co-autore e amico di lunga data Thomas “TNT” Brenneck ha creato tutto ciò insieme al protagonista in 10 anni di un eccezionale partnership da studio.


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