CASSANDRA JENKINS: “An Overview On Phenomenal Nature” cover album“An Overview on Phenomenal Nature” è il secondo album di Cassandra Jenkins, cantautrice newyorkese che ha esordito su formato lungo nel 2017 con “Play Till You Win”, passato piuttosto inosservato.

Come era facile intuire già dall’ottimo singolo “Hard Drive”, questa volta l’americana punta in alto e lo fa con un album piccolo (sette brani per poco più di 30 minuti di musica) ma colmo di sfumature, da quelle più rurali legate alla tradizione americana fino a quelle metropolitane della Grande Mela (le soluzioni soft-sophisticated-ambient di “Hard Drive”), con attorno lo spirito del compianto David Berman (Cassandra Jenkins sarebbe dovuta andare in tour con i Purple Mountains).

Nel ruolo di producer e tuttofare troviamo Josh Kauffman (Muzz, Bonny Light Horseman e mille altre collaborazioni nell’US-indie) mentre tra i musicisti troviamo tra gli altri Ben Seretan.

Cinque anni dopo il suo album di debutto, Cassandra Jenkins torna con questo nuovo lavoro, una straordinaria opera di connessioni impressioniste, contraddizioni e osservazioni tutte cucite insieme in una rete di graziosi dream folk. Nativa newyorkese con anni di collaborazioni importanti, come tacche sulla sua cintura, Jenkins è cresciuta all’interno della comunità folk della East Coast, cantando e suonando la chitarra nella string band della sua famiglia prima di iniziare una carriera solista a metà degli anni 2010. Lungo la strada, si è anche fatta conoscere come session player, in tour con Eleanor Friedberger, Lola Kirke e Craig Finn. Si è anche unita al progetto Purple Mountains di David Berman e ha iniziato a provare con loro per un tour che alla fine è stato cancellato dopo la tragica morte del cantante nel 2019.

Temi di perdita e riverbero curativo in tutto l’album, specialmente nel tranquillo “Ambiguous Norway” e nello splendido standout “New Bikini”, un paio di brani in cui Berman gioca un ruolo significativo. Il dolce ondeggiamento di quest’ultima canzone e i cenni al potere riparatore dell’acqua lo fanno sentire più palliativo che triste, un tratto che potrebbe essere applicato all’album nel suo complesso.

Fin dall’inizio, Jenkins trasmette un rilassante senso di intimità che attira gli ascoltatori nelle sue piccole odissee, dove le guardie del museo si chiedono filosoficamente sulla connessione dell’umanità con la natura (“Hard Drive”) e il lasciarsi andare può essere trovato tra le braccia di uno sconosciuto (“Michelangelo”). Eppure, nonostante la sua intimità, c’è una qualità espansiva e spalancata per gli arrangiamenti del produttore Josh Kaufman che si increspano con sintetizzatori ambient, archi e alcuni arrangiamenti stellari di sax e flauto dell’onnipresente eroe locale Stuart Bogie.

Con la sua voce tranquilla e il suo astuto senso poetico, Cassandra flirta con malinconia, gioia, dolore e meraviglia in un modo che è sia cerebrale che toccante. Il suo talento nel cantautorato e la sua disponibilità a sperimentare erano già evidenti in “Play ‘til You Win” del 2017, ma il perfetto equilibrio tra esplorazione e equilibrio su “Overview” lo rende un significativo passo avanti per lei.

Si rimane ammaliati ad ogni brano ascoltato, forse la pecca è dovuta ad un minutaggio veramente ridotto che ci lascia vogliosi di un nuovo disco a breve!!!


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