Senza alcuna paura affermo che Billy Price è uno dei migliori artisti bianchi di soul e blues ancora in attività, ma anche una delle voci più interessanti in tale ambito che si muove lungo una via tra tenore e baritono.
Riconosco che non sia facile prendermi in parola perché non è molto conosciuto dalle nostri parti. In realtà è stato il cantante nella band di Roy Buchanan durante il periodo Polydor (forse il migliore del chitarrista), è stato leader della Keystone Rhythm Band i cui album son introvabili da anni. Purtroppo il nostro ha avuto diversi problemi con la giustizia per cui per alcuni decenni (’80, ’90) era un po’ sparito dal mercato.
Fortunatamente gli anni ’00 sono stati prolifici sia in termini di uscite che di qualità. È da poco stato pubblicato su Vizztone il suo nuovo album dal titolo “Reckoning” e potrebbe essere il suo migliore. Il disco è prodotto da Kid Andersen e vede la presenza di diversi musicisti di valore, tra cui il leggendario bassista Jerry Jemmott (ha lavorato con i più grandi da King Curtis, Aretha Franklin e Ray Charles) ed il tastierista Jim Pugh che in passato ha trascorso parecchi anni con Robert Cray.
I brani spaziano tra cover e canzoni autografe. Non bisogna aspettarsi alcuna novità nel suono, ma solamente eccellenti dosi di soul blues cantate come dio comanda e suonate alla grande.
“39 steps” apre come meglio non potrebbe con un organo appiccicoso, delle voci che contrappuntano, una sezione ritmica che pulsa a più non posso e, su tutto, la voce impareggiabile di Billy.
“Dreamer” è un vecchio brano di Bobby “Blue” Bland che si manifesta come un R’n’B con un’atmosfera tesa e vibrante in cui le voci femminili ed un assolo della sei corde ci fanno godere alla grande.
Ancora un brano di gran classe dal repertorio di George Benson “Love ballad” che, come si evince dal titolo, è un lento strappalacrime con eccellente assolo di Kid Andersen alla chitarra-sitar.
Chiude una sentita interpretazione che omaggia Swamp Dogg che ci trascina in un funky-swamp tipicamente sudista in cui ci sembra di essere ancora negli anni settanta.
Come dicevo sopra niente di nuovo, ma un lavoro di un cantante come non ce ne sono più da tempo!!!


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