Nuova fatica per la vocalist americana. “Whole New Mess” è una raccolta di 11 brani, inediti e versioni alternative di tracce apparse sul suo ultimo e acclamato album “All Mirrors”. Le versioni alternative dei brani del disco dello scorso anno sono più scarne e differenti dagli originali e con titoli leggermente diversi, mentre gli inediti sono la titletrack, “Whole New Mess”, e “Waving, Smiling”.
Il disco è un lavoro molto personale per la Olsen, un album legato ad un periodo duro per l’artista americana. Per certi versi è una versione minimale ed intimista dell’ultimo “All Mirrors”, nello stile che la nostra aveva già mostrato per quel gioiello voce e chitarra che è stato “Phases”. Angel si rivolge al suo pubblico armata solo della sua potente e unica voce, accompagnata dalla chitarra e poco altro. “Whole New Mess” è il precursore di “All Mirrors”, ma anche un album a se stante grazie ai due inediti presenti che ne completano una scaletta perfetta.
Il lavoro del 2019 era un perfetto disco pre-pandemia: era musica elegante con grandi arrangiamenti orchestrali, scritta per chi trascorreva la notte a passare da un locale all’altro. Poco meno di un anno dopo, i luoghi di ritrovo in cui si balla sono chiusi e Olsen è tornata con un disco magnificamente intimo. Quest’ultima uscita è stata registrata nell’autunno del 2018 all’Unknown, la chiesa di Anacortes, Washington che Phil Elverum (Microphones) ha trasformato in uno studio di registrazione. Gli arrangiamenti grandiosi e cinematografici sono spariti, ora Angel e la sua chitarra hanno tutto lo spazio per esplorare un’intensità emotiva ruvida e raccontare la dissoluzione di una lunga relazione.
Viene messa a nudo la vulnerabilità della cantautrice, ricorda leggermente “Nebraska” di Bruce Springsteen. “C’è voluto un po’, ma ne sono uscita”, canta Olsen in “(Summer Song)”, un brano che adesso sembra infinitamente più bello, ‘se potessi mostrarti l’inferno da cui sono passata’. In “Waving and Smiling”, canzone stupefacente che fa da architrave al disco, supera la rottura: ‘Sorrido salutando / un amore per sempre vivo e morente / Il sole brilla, il sole brilla’.
La Olsen aveva pensato di pubblicare entrambi i lavori contemporaneamente, poi ha creduto sarebbe stato meglio dare del tempo a ciascuno dei due in modo che non venissero immediatamente messi a confronto. Sembra così che i pezzi possano respirare meglio e di avere a che fare con opere differenti e ciascuna con la propria identità. Alla fine siamo al cospetto di album di elevata qualità artistica, dipende dalla sensibilità di ogni ascoltatore prediligere l’epica elegante di “All Mirrors” oppure la cruda vulnerabilità di “Whole New Mess”!!!
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