AMAZING RHYTHM ACES: “Moments: Live In Germany 2000” cover albumSuona come un perfetto, malinconico, ma energico, commiato alla band di Memphis e al suo cantante e chitarrista Russell Smith, scomparso il 12 luglio del 2019, questo doppio album dal vivo registrato il 20 marzo del 2000 nel club Moments di Brema, in Germania e diffuso in diretta dall’emittente radiofonica Radio Bremen. Smith, l’altro co-leader Billy Earhart (piano e organo Hammond), il bassista Jeff ‘Stick’ Davis, il batterista Bryan Owings e il chitarrista Fred James si esibirono per 111 minuti davanti a una platea entusiasta sciorinando la loro miscela a base di rock, country, blues, r&b, folk, reggae e latino sotto forma di grandi successi come “The End Is Not In Sight”, “Third Rate Romance”, “Dancing The Night Away” e “Amazing Grace (Used To Be Her Favourite Song)”.

A dire il vero, gli Amazing Rhythm Aces erano una di quelle band americane che non hanno mai avuto l’impatto che sembravano inizialmente destinate a raggiungere. A parte una manciata di successi – “Third Rate Romance”, “Amazing Grace (Used To Be Her Favourite Song)”, “Dancing the Night Away” e “The End Is Not in Sight” – hanno fatto poca impressione sulle masse nel loro complesso durante il loro periodo di massimo splendore a metà degli anni ’70 prima di sciogliersi, riformarsi e infine registrare questa eccellente performance dal vivo a Brema in Germania circa vent’anni fa, chiarendo di non aver perso nessuna delle caratteristiche, dalla grinta allo smalto, che erano inerenti alla band anche all’inizio.

Nati come Rhythm Aces, una band di supporto costante per il grande cantautore Jesse Winchester, vantarono una formazione che mantenne ancora tre membri originali al momento di questa registrazione – il defunto Russell Smith alla voce e alle chitarre, Billy Earhart alle tastiere e Jeff “Stick” David al basso e cori – insieme a nuove reclute, il batterista Bryan Owings e il chitarrista Fred James.

Di conseguenza, “Moments” dà all’ascoltatore occasionale tutto ciò di cui ha bisogno per possedere questa piccola band audace, dato che include tutti i successi di cui sopra, nonché molti esempi del loro stile tutti trasmessi sotto forma di impertinenti pezzi rock del sud, ballate soul e un’ampia porzione di robusto R&B.

Smith, che ha avuto una gratificante carriera solista sia come cantante che come compositore, è in bella forma vocale, la sua grinta e ringhio spesso riportano alla mente una versione ‘Dixie fried’ di Bob Seger. La qualità della registrazione è nitida e chiara come si spera. Questo è particolarmente evidente in una canzone come “The Blue Room”, dove il bordo e l’intensità raggiungono un tono febbrile, così come i suddetti “Dancing the Night Away” e “The End Is Not in Sight”, ognuno dei quali trova la tenerezza ben temperata e anche la consegna profondamente toccante. Earhart, in particolare brilla, in ogni offerta, dal suo organo enfatico al pianoforte che suona aggiungendo una ricchezza sia in termini di tono che di consistenza.

Un bel modo di fare la conoscenza con una formazione che mi permetto di accostare ai Little Feat e a The Band come la massima espressione di quel genere che oggi viene citato come ‘Americana’, ma che agli inizi degli anni settanta era semplicemente menzionato come rock americano, quello più profondo e sentito che ci fosse sul mercato!!!


 

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