ABRAXAS – ‘Monte Carlo’ cover albumNei panni di Abraxas, Danny Lee Blackwell dei Night Beats e l’ex chitarrista dei Los Bitchos Carolina Faruolo uniscono le loro abilità su una selezione di canzoni che colmano il divario tra il garage rock grintoso e la psichedelia vorticosa, sostenute da ritmi latini e abbastanza riverbero senza fondo da far arrossire Lee Perry.

Il duo ha viaggiato per il mondo con soste in Medio Oriente e Turchia alla ricerca del riff perfetto, e “Monte Carlo” è il risultato quasi brillante dei loro sforzi.

La coppia usa ogni trucco che ha raccolto lungo la strada, prende in prestito da ogni stile che abbia mai amato e frusta le proprie influenze in qualcosa che suona come un mucchio di stili tutti in una volta, ma soprattutto come Abraxas alla fine.

Caso in questione: la title track in movimento. Unisce un ritmo da cowboy e chitarre del selvaggio west con loop di synth ipnotici, lancia canti mistici e tamburi tribali contro la voce beffarda di Blackwell e il lamento drammatico di Faroulo, quindi aggiunge un organo vintage per il condimento. Buona fortuna per capire in quale genere rientra oltre alla buona musica super psichedelica che confonde i sensi mentre fornisce una scossa di luce solare vibrante alla corteccia.

Canzone dopo canzone riesce a realizzare questo bel trucco, a volte con un attacco di chitarra più pesante come in “La Estampida”, dove sembra che ci siano una decina di persone diverse che lottano per il centro della scena o con un’inclinazione più pop come in “Hourglass”, un brano subdolo che suona come un mashup tra i 13th Floor Elevators e gli Shangri-Las di cui nessuno sapeva di aver bisogno fino ad ora.

Mettici dentro una pulsante disco da deserto (“Fuji”) che batterà sicuramente il freddo di mezzanotte, un groove psico-latino sconclusionato che potrebbe allungarsi fino al doppio e non esaurire mai il proprio benvenuto (“Mañana”) e un sacco di flash di chitarra impettiti, e “Monte Carlo” finisce per essere una sorpresa.

Ponilo accanto ad Altin Gun o King Gizzard sullo scaffale psichedelico del lavello della cucina, tiralo fuori la prossima volta che una stanza piena di snob della musica ha bisogno di sconcerto, o premi play e poi ripeti durante un lungo viaggio in macchina con i finestrini abbassati: il team di Blackwell e Faroulo ha quello che serve per coprire queste situazioni!!!


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