Con questa uscita siamo arrivati al quinto album pubblicato dal gruppo di Oliver Ackerman. Il lavoro ha avuto una difficile gestazione, il primo ad essere pubblicato dalle elezioni del novembre del 2016, ma anche il primo dalla chiusura – nel 2014 – di Death By Audio, l’amato spazio DIY di Brooklyn dove i nostri hanno vissuto, lavorato e creato in completa libertà e che dette un’impronta molto marcata al suono degli A Place To Bury Strangers.
C’è un ulteriore elemento di novità cioè l’ingresso in formazione della batterista e cantante Lia Simon Braswell capace di portare una ventata di freschezza ed energia nelle dinamiche del sound.
Ci sono alcuni punti fermi nelle caratteristiche della band quali il noise chitarristico, la componente gotica e wave ed una capacità di scegliere i timbri più appropriati per i singoli pezzi.
Il disco si apre e si chiude con i due brani più rappresentativi dell’intera opera.
“Never coming back” è una traccia vibrante ed aggressiva alla Jesus & Mary Chain che si dipana in un crescendo rumoristico.
“Keep moving on” lo classificherei come elettro-rock danzereccio con una ritmica pulsante.
L’aspetto più rilevante di novità sembra essere il cantato della nuova arrivata sia da solista che da controcanto per il leader Ackerman che conduce i nostri in territori che la slegano dagli aspetti di oscurità, rumorosità che erano i parametri fondamentali su cui si sono sempre fondati.
Un album suggestivo e sensuale!!!


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