Il cantante/attore/scrittore newyorchese Larry ‘Ratso’ Sloman ha collaborato con alcune dei personaggi più importanti e dinamici della pop culture come Bob Dylan, Lou Reed, John Cale e Leonard Cohen. Ha inoltre scritto memoir per Howard Stern, Anthony Kiedis e Mike Tyson. Ora, a 70 anni, annuncia l’uscita di “Stubborn Heart”, suo album di debutto, prodotto dal suo caro amico Vin Cacchione (Soft Black, Caged Animals) nel suo studio a Bushwick, Brooklyn.
Nel corso degli ultimi 45 anni, Larry Sloman, ha messo su una carriera impressionante come scrittore di libri, di testi per musica e ultimamente anche come scenografo. Oltre ad aver scritto, per Rolling Stone, articoli su Lou Reed, George Harrison e Leonard Cohen, Sloman è stato anche invitato personalmente da Bob Dylan ad unirsi al suo Rolling Thunder Revue tour del 1975, come scrittore ufficiale del tour. Da lì poi è nato il primo libro di Ratso, “On The Road With Bob Dylan”. Fu durante questo tour che gli fu messo il soprannome Ratso, da Joan Baez, per il suo aspetto scapigliato.
Ha collaborato negli anni con Howard Stern, Anthony Kiedis, David Blaine e Mike Tyson nella scrittura dei loro bestseller. È stato poi invitato da Leonard Cohen a comporre la prefazione del suo libro ‘On Tour With Leonard Cohen’. Inoltre, la biografia di Houdini scritta da Ratso, uscirà presto sul grande schermo.
Il nostro ha scritto, insieme a Rick Derringer (McCoys) e all’ex-Velvet Underground, John Cale, oltre trenta canzoni, tra cui la divina “Dying on the Vine”, divenuta poi la canzone più importante di Cale ispirando anche la scrittura di due romanzi. Larry ha anche recitato in alcuni film, tra cui il premiato corto “The Black Ballon” e l’horror “Satan’s Little Helper”, ma soprattutto ha un ruolo molto importante nel prossimo documentario di Martin Scorsese, in uscita su Netflix ad aprile, sul Rolling Thunder Revue Tour di Dylan.
Cosa, quindi, Sloman non aveva ancora fatto? Un album a proprio nome.
Il suo debutto “Stubborn Heart” mescola una scrittura classica ad un approccio contemporaneo raffinato.
L’album vede Ratso alle prese con otto brani originali (incluse canzoni scritte insieme a John Cale), oltre a una coraggiosa cover di Dylan, realizzati con la collaborazione di vecchi amici come Nick Cave, Warren Ellis, Sharon Robinson (co-scrittrice, produttrice e cantante di Leonard Cohen), Yasmine Hamdan e Imani Coppolla.
Ripensando all’album, Ratso afferma che pensare al progetto è stato divertente e che la cosa importante erano le canzoni, rispolverate dopo quasi 35 anni: meritavano di avere una nuova vita. Ogni pezzo ha un suo significato e spesso nasconde una storia incredibile. Tipo la collaborazione con Cale in “Dying on the Vine”, nasce nelle stanze di un albergo poco fuori da Sunset Blvd., mentre trafficava con Tom Waits e Chuck E. Weiss e mentre Sharon Robinson fu convinta a cantare in cambio della prefazione a titolo gratuito da parte di Ratso per il libro di Cohen, per una sorta di vecchio baratto
Nel complesso l’album è autobiografico, rimanda a vari momenti della carriera e della vita di Larry, è cantato da un ragazzo che ha assistito all’esplosione contro-culturale degli anni ’70 a New York ed è nato 40 anni dopo a Brooklyn con un sano approccio DIY.
Sloman adesso è membro dell’American Association of Retired Persons, ma è determinato a intraprendere questa sua nuova carriera, ovunque lo porti. “Forse posso diventare la nuova Susan Boyle”, racconta, “o il più vecchio nuovo artista di sempre e, se non dovesse accadere nulla, posso sempre esibirmi nella metropolitana. Posso entrarci a metà prezzo!!!”


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