WOLFGANG PRESS: “Unremembered, Remembered” cover albumPrecedentemente è stato pubblicato solo in vinile per il Record Store Day del 20 Giugno 2020. Ora viene stampato anche in cd dalla benemerita 4AD. Non sempre gli artisti sono in grado di giudicare il materiale che compongono. Spesso accade che vengano scelti pezzi che non sono i migliori tra quelli scritti in relazione all’album da dare alle stampe e non trovano posto tracce decisamente migliori solo perché loro non le ritenevano soddisfacenti. “Unremembered Remembered” offre le registrazioni finali della band britannica The Wolfgang Press, un poscritto tardivo per uno degli act più importanti della mitica 4AD.

Nel 1996, la band si sciolse silenziosamente. Il tastierista Mark Cox se n’era andato poco prima dell’uscita del loro ultimo album, “Funky Little Demons” del 1995, ma la band continuò. Il loro album precedente, “Queer” del 1991, li portò al successo internazionale con il singolo “A Girl Like You”, con il risultato che la formazione è stata in grado di costruire il proprio studio di registrazione. Senza limiti, avrebbero passato i due anni successivi a lavorare sul seguito di “Queer”. Non sorprende che “Funky Little Demons” si sentisse troppo arrangiato e pensato, una semplice ombra dell’innovativo predecessore.

Ascoltando “Unremembered Remembered”, viene da chiedersi se il cantante Mick Allen e il chitarrista Andrew Gray si siano sentiti allo stesso modo. Le sei canzoni qui abbandonano il suono dance esagerato di “Funky Little Demons” in favore di melodie più crude simili al loro superbo album rivoluzionario, “Bird Wood Cage” del 1988. L’EP prende il via con quello che è facilmente uno dei numeri più belli della band, “You Say You Love Me”, una canzone di rottura seducente e straziante che presenta i testi di Allen ricoperti di chitarre affilatissime. È la canzone più completa del lotto, con una voce forte e sicura e un arrangiamento teso.

In confronto, le altre cinque canzoni qui suonano un po’ più ruvide, ma non risultano affatto inferiori. Semmai, mettono in risalto il processo creativo del duo. “God, Let It Shine On” e “My Mother Told Me” hanno un sentimento di esitazione; i testi sembrano finiti, ma il duo non ha ancora scelto gli arrangiamenti. Le ultime tre canzoni sembrano essere l’opposto; le idee musicali sono complete, ma Allen sta ancora lavorando alle liriche. “Black Hole Star” è un rock funky che ricorda “Bird Wood Cage”, una canzone divertente in preparazione. Mentre “Liar” e “Miss HIV” sembrano le più incomplete, ma, nonostante tutto, entrambe si dimostrano abbastanza convincenti. Più scure e più dense, entrambe le tracce rievocano i giorni post-punk della band, molto più dei loro precedenti tre dischi. Eppure entrambi i pezzi fondono il loro suono di un tempo con l’estetica del lavoro successivo orientato alla dance in un modo molto intrigante.

Si può certamente capire perché il gruppo si sciolse: un membro chiave se ne andò, il loro ultimo album si rivelò deludente e l’etichetta di lunga data 4AD li aveva abbandonati. Anche se la loro motivazione e la vena artistica potrebbe essere stata prosciugata, “Unremembered Remembered” mostra che The Wolfgang Press dovevano ancora perdere l’ispirazione!!!


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