Venetian Snares, spesso abbreviato in Vsnares, è il nome d’arte di Aaron Funk musicista e compositore di area elettronica di origini canadesi.
Il suo campo d’azione è ad ampio raggio, passa infatti dalla drum’n’bass all’ hardcore attraversando il breakcore e abbracciando diversi stili e generi della musica elettronica.
Daniel Lanois lo dovreste conoscere bene, è stato produttore per gli U2 assieme a Brian Eno, Bob Dylan, Peter Gabriel, colui che riesce a dare quel tocco atmosferiale agli arrangiamenti.
L’incontro potrebbe sembrare sconvolgente perché sembra che non ci siano punti di contatto fra i due.
In realtà il buon Lanois aveva già avuto trascorsi nel campo elettronica-ambient durante i suoi trascorsi nella etichetta Editions EG in cui aveva licenziato dischi molto interessanti con Brian Eno, il fratello Roger, Harold Budd e Michael Brook.
Daniel è un personaggio sempre pronto a lanciarsi in nuove avventure sonore e si è trovato in accordo con il suo connazionale per dare vita ad un lavoro che potrebbe essere una delle uscite più interessanti dell’anno.
Immortalato in un tempio buddista – trasformato per l’occasione in studio di registrazione – in quel di Toronto, il disco assume i contorni di un lavoro metafisico, chiamando in causa le esplorazioni elettroniche della serie Nonesuch con particolare riferimento a Morton Subotnick e Charles Wuorinen, ma può anche richiamare alla mente l’Aphex Twin di fine ’90.
Un album atipico e coraggioso.
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