TUNES OF NEGATION: “Like The Stars Forever And Ever” cover albumI Tunes of Negation di Shackleton tornano a distanza di un anno dal buon “Reach the Endless Sea” e sempre sulla Cosmo Rhythmatic di Shapednoise, con “Like the Stars Forever and Ever”. I compagni di viaggio sono rimasti gli stessi, ovvero i percussionisti Takumi Motokawa e Raphael Meinhart (quest’ultimo anche al mallet) e Heather Leigh (alla voce), ed anche la voglia di esplorare ai confini tra psych, cosmica, (forth) world, minimalismo, new age e folk è rimasta la medesima. La musica della formazione si configura come viaggio iniziatico, come rituale di passaggio per un aldilà tagliato su misura per l’ascoltatore.

Per metterla nelle parole della press, qualcosa tra il cerimoniale e il narrativo, che più che descrivere invita all’esperienza e che queste 6 nuove composizioni sviluppano prestando particolare attenzione al ciclo della vita, alla caducità di quest’ultima, alla sua rinascita e così via. Se il titolo del precedente lavoro era ispirato da una poesia del mistico del tredicesimo secolo Jalalu’l-Din Rumi ed esprimeva «la tensione verso la trasmutazione, l’entrata nella luce», questo si riallaccia al cosmo. Tutto ciò che siamo e non siamo si risolve nelle stelle, nei secoli dei secoli.

Da sempre innamorati dell’idea di una musica come qualcosa di sinestesico e totalizzante, Sam Shackleton e James Holden hanno entrambi abbandonato il circuito dance per approfondire il concetto di comunione e ritualità che da sempre lo sottende. Sono diventati entrambi sciamani, figure che operano tra il mondo degli uomini e quello degli spiriti con la loro ayahuasca musicale a far da portale.

Raggruppando Sam Shackleton, Takumi Motokawa e Raphael Meinhart, con Heather Leigh ospite del momento clou dell’album “Naked Shall I Return”, il progetto aperto di Sam continua a volare oltre i confini musicali con una fiducia crescente nel loro clinamen astrale che suggerisce temi di impermanenza, rinascita, e trascendenza. È preparato per uscire delicatamente dalla testa e spruzzare i percorsi astrali in un modo che ha significato il miglior lavoro di Shackleton negli ultimi tempi.

Le sei tracce sono in genere abbastanza lunghe da incoraggiare la piena sincronizzazione mente / corpo e l’immersione, allineando i tuoi chakra in un flusso lento e mirato dagli organi a cascata e dai tamburi mormoranti di “Mountain and Waterfalls”, attraverso l’incantevole sospensione della lingua posseduta di Heather Leigh in acri di pennacchi di synth alla Coil e trappole militanti sull’eccezionale apparecchiata “Naked Shall I Return”, con l’epica “Impermanence” di 15 minuti che illustra la transizione del nostro dal pifferaio magico dubstep allo sciamano moderno.

“Like The Stars Forever And Ever” è un’ulteriore prova dell’energia mistica ancora là fuori nell’etere tra la musica da club, la vita dopo le feste e le camere da letto, e un ottimo esempio del ruolo vitale di Shackleton nel tessuto della musica elettronica contemporanea!!!


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