Tony Conrad è un violinista, compositore e regista statunitense. Dopo essersi laureato in matematica e musica sperimentale, suonò dal 1962 all’interno del progetto Dream Syndicate, noto anche come Theatre of Eternal Music, presieduto da La Monte Young, Marian Zazeela e altri artisiti dell’avanguardia newyorkese. In ambito musicale è considerato uno dei pionieri del minimalismo nonché ispiratore del suono dei Velvet Underground, anche perché fece parte di un loro nucleo antesignano con Lou Reed, John Cale ed Angus MacLise. Non incise molto, e proprio per questo è considerato il più incontaminato tra i vari musicisti facenti parte del minimalismo storico. Nel 1965 il Dream Syndicate sbandò e l’ensemble di La Monte Young si sciolse. Tony Conrad si dedicò alla realizzazione delle sue prime pellicole artistiche, infatti nel 1966 uscirono due film ‘The Flicker’ e ‘The Eye of Count Flickerstein’. In ambito musicale è noto soprattutto per la sua collaborazione con i Faust, gruppo di sperimentatori sonori tedeschi inseriti nella corrente del Krautrock che si concretizzò nel disco del 1973 ‘Outside the Dream Syndicate’.
Nel corso degli anni collaborò con musicisti quali Jim O’Rourke, David Grubbs, Charlemagne Palestine. Il suo stile musicale è statico, le melodie sono praticamente assenti ed ha come punto principale il concentrarsi sul suono perché crei una capacità di ascolto superiore. In questi giorni è uscita grazie alla Superior Viaduct di San Francisco questa performance risalente al 1972 e registrata al Kitchen di New York: oltre a Conrad, che ovviamente si cimenta al violino, abbiamo Laurie Spiegel che suona il basso, non è ancora nota per le sue sperimentazioni di elettronica analogica e software digitali e Rhys Chatham che è alle prese con uno strumento ad una sola corda costruito da Conrad stesso. Il trio ci porta all’esperienza del Dream Syndicate in un continuum di circa novanta minuti di suono ipnotico e psichedelico tutto giocato su microvariazioni tonali. Un album affascinante ma non per tutti.

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