THE UNTHANKS – ‘Sorrows Away’ cover albumSono state via per molto tempo, non solo a causa di quel virus. Le sorelle Rachel e Becky sono state impegnate con altri progetti, tra cui una colonna sonora per “Worzel Gummidge” di Mackenzie Crook e opere ispirate a Emily Bronte e Molly Drake. Quindi questo album sembra in ritardo.

Ci sono molti che si rallegreranno di questo delizioso scoop di gente accessibile e divertente. Non c’è pignoleria qui, niente baracche o maschere. Ma le armonie previste sono più commoventi che mai: tagliano le sciocchezze del 2022 per offrire qualcosa di dolorosamente puro.

L’apertura “The Great Selkie of Sule Skerry” è una vecchia canzone delle Orcadi riguardante una creatura che può trasformarsi tra forma umana e foca, seguita da “The Sandgate Dandling Song”, un racconto epico di abusi domestici, con un nuovo verso aggiunto che dà all’offensivo maschio lo spazio per esprimere il proprio rammarico (cantato da Adrian McNally). Entrambi hanno una durata di circa otto minuti e coprono il classico territorio di Unthanks: un’ottima musicalità abbinata a voci eteree che richiedono semplicemente che tu ti fermi ad ascoltare. Poi le cose cambiano nel tempo e nel tono – “The Old News” è una nuova composizione con un’essenza ottimista, quasi pop.

Un’altra nuova traccia, “The Isabella Colliery Coke Ovens”, suona come se riguardasse un’altra tragica storia, ma in realtà è una celebrazione di momenti felici e fugaci, esaltati da un melodioso motivo di tromba.

“The Royal Blackbird” è un’altra vecchia composizione – giacobina, appunto – interpretata in chiave moderna che l’ha resa viva (ci doveva essere un canto di uccelli qui, giusto? In effetti ce ne sono due – “The Singing Bird” è una meraviglia malinconica).

Questo è il loro forte, ovviamente, celebrando il volgare e l’umile con bagliore magistrale. Le sorelle e la loro band stanno ancora facendo le cose a modo loro (hanno registrato questo disco la scorsa estate, mesi prima della sua uscita).

La title track di nove minuti conclude questo lavoro salva-anima. Vattene dalla miseria! Per secoli le voci si sono alzate insieme in celebrazione e gratitudine e questa tradizione è in abili mani con The Unthanks. L’intero risultato riecheggia di speranza e gioia di poter cantare insieme, fare musica con un gruppo e condividere in generale. E i brani vecchi e nuovi parlano ugualmente bene delle emozioni umane quotidiane che, nonostante la velocità frenetica del cambiamento e della modernizzazione, sono piuttosto durature!!!


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