The Trip, un gruppo formato prevalentemente da musicisti inglesi immigrati in Italia alla ricerca del successo negli anni ’60 (vi militò anche un giovanissimo Ritchie Blackmore!), ebbero la fortuna di esordire su etichetta RCA nel 1970 con un album omonimo molto blues-oriented, per poi virare inaspettatamente verso il rock progressivo coi successivi “Caronte” e “Atlantide”.
“Time of Change” segna il passaggio alla Trident, quarto disco in quattro anni consecutivi, il picco più alto di un’evoluzione eccezionale di cui il cantante e tastierista Joe Vescovi si era auto-proclamato principale timoniere. ‘Tempo di cambiare’, dice il titolo del disco, che riporta in copertina una bellissima illustrazione in cui i tre componenti alati della band spiccano il volo verso nuovi lidi, musicali e non. In questo album, ancor più che in passato, le influenze classiche si fondono col rock progressivo di matrice EL&P e Yes, sfociando talvolta nel jazz-rock; le composizioni, in particolare la lunga “Rhapsodia” che occupa l’intera prima facciata, sono ricche di sfumature, cambi di tempo e atmosfera. “Time of Change”, ironia del destino, si rivelerà anche essere l’ultimo album in studio per i The Trip, tra i pochissimi all’epoca in Italia a poter competere coi giganti del rock progressivo internazionale. Da tempo fuori catalogo, è oggi ristampato su etichetta GDR in un’edizione fedele all’originale, in vinile colorato e con bonus CD allegato.
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