THE FLESHTONES: “Face Of The Screaming Warewolf” cover albumNormalmente accade che una band dia il meglio di sé all’inizio di carriera, quando l’ispirazione e la freschezza compositiva sono ai massimi livelli. Questa affermazione non vale per i Fleshtones che negli ultimi dieci/quindici anni hanno dato alle stampe alcuni dei loro dischi più significativi. Anche il nuovo si colloca nella scia delle prove più incisive. Il segreto di Peter Zaremba e soci è da ricercare nel fatto che ancora si divertono a suonare, a stare insieme e a portare la loro proposta in giro per il mondo.

Questi leggendari garage-rockers sono una delle ultime band originali del CBGB rimaste, hanno suonato nello show di Andy Warhol su MTV mentre Sir Ian McKellen leggeva Shakespeare per il loro jamming, e sono stati l’ultima band ad esibirsi pubblicamente al World Trade Center’s Windows on the World.

Posticipato più volte e collegato al Record Store Day più travagliato della storia, preceduto da un disco live che la Yep Roc si è vista costretta a pubblicare per placare gli animi di quanti avevano deciso di pre-ordinare il disco già in primavera, “Face of the Screaming Werewolf” vede la luce ormai nell’autunno inoltrato del 2020, a ridosso del ritorno su vinile dei Fuzztones, manco fossimo negli anni Ottanta.

Si comincia con la traccia omonima, veramente brillante, avvolgente ed ipnotica, posta con intelligenza in apertura di programma e si termina con il divertito e divertente strumentale si “Somerset Morning”.

In mezzo il loro solito campionario, che sanno proporre da veri fuoriclasse quali sono: ci sono mid-tempo in grado di non lasciarti indifferente (“Alex Rebek”, “You Gotta Love Love”), rock’n’roll a rotta di collo (“The Show is Over”), ottime cover (“Child of the Moon” dei Rolling Stones”), R’n’B di impatto immediato (“Manpower Debut”), ballate che rimandano all’età dell’innocenza, i fifties, (“Waiting on a Girl”).

Come sempre ci regalano una mezzoretta di musica spensierata e coinvolgente, quanto bisogno ce n’è in questo periodo, dimostrandosi, ancora una volta, dei maestri indiscussi del garage-rock!!!


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